Riceviamo e pubblichiamo (e proviamo anche a tradurre sebbene non in modo letterale) la favola de "Il lupo e l'agnello" di Fedro rivisitata in chiave meratese alla luce di quello che è successo nell'ultimo Consiglio comunale
Ad municipale consilium eundem Robbiani et Panzeri venerant.
Andrea Robbiani e Achille Panzeri vanno allo stesso Consiglio municipale
Superior stabat Robbiani, longeque inferior Panzeri.
Robbiani sta più in alto, e un po' più lontano in basso Panzeri
Tunc fauce improba latro incitatus iurgii causam intulit.
Allora il malvagio incitato dalla gola insaziabile cerca una causa di litigio.
“Cur - inquit – oppositionem facis sine argumentis, lutum aspergens?”.
“Perchè - dice - fai opposizione senza argomenti, stai gettando fango?”
Panzeri contra timens: “Tibi est administrare vias circa scolam”.
E Panzeri tremano: “Spetta a te lavorare per sistemare la viabilità attorno alla nuova scuola”.
Repulsus ille veritatis viribus: “Culpam Albani attribuo. Ego dixi problema esse”.
Quello, respinto dalla forza della verità: “E' colpa è di Battista Albani. Io l'avevo detto che era un problema!”.
Respondit Panzeri: “Equidem in municipali consilio non eram!”.
Risponde Panzeri: “Ma veramente io non ero ancora in Consiglio comunale”.
Haec propter illos scripta est homines fabula, qui fictis causis innocentes opprimunt.
Questa favola è scritta per quegli uomini che opprimono gli innocenti con falsi pretesti.
Phaedrus meratensis
Simpaticissima
RispondiEliminaComplimenti al latinista
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