lunedì 9 agosto 2010

Le pesanti assenze e le inutili polemiche dell'Assessore all'Istruzione verso la Scuola

L’Amministrazione del Sindaco Andrea Robbiani continua a mostrarsi poco interessata ad instaurare un rapporto di collaborazione con le Scuole del territorio. Dopo avere di fatto ignorato la volontà di molti cittadini che supportavano con le loro firme la lettera del Dirigente Angelo Colombo che faceva presente alla Ministra Mariastella Gelmini e Company le difficoltà in cui versa l’Istituto comprensivo statale di Merate, ora è la volta dell’Assessore all’Istruzione Emilio Vulmaro Zanmarchi che innesca con le sue osservazioni un’inutile polemica. Ci si sarebbe aspettati prendesse contatti con il mondo della Scuola per conoscerlo e ascoltarne le esigenze, che andasse in visita per presentarsi agli studenti e alle loro famiglie , che fosse presente nei momenti più significativi dell’anno. Ha invece preferito andare solo davanti Collegio docenti per dettare delle linee guida per la stesura dei progetti e presentare un sistema di valutazione che suscita perplessità per la sua applicazione. Ma del resto non ci si può pretendere che improvvisamente diventi un professore! Certo gli sarebbe stato molto utile se avesse partecipato alle manifestazioni e alle mostre che i vari plessi hanno organizzato alla fine dell’anno per fare partecipi le famiglie dello svolgimento e dei risultati dei progetti del Piano al diritto allo studio. Sconcerta che poi ora se ne esca con osservazioni pesanti sulla programmazione che gli è stata presentata dalle stesse Scuole che lui ha sino ad oggi ignorato e snobbato. Ripetitiva? Scialba? Ma in questa prima fase sono riportati solo gli obiettivi educativi generali che sono in continuità con quanto già fatto negli anni precedenti. Sono le attività che variano, ma queste vengono proposte e convenute insieme in un secondo momento. Forse l’Assessore avrebbe preferito un progetto più dettagliato per capirci dentro qualcosa! La polemica è finita sui giornali suscitando il risentimento degli insegnanti e della valida comunità educante che opera con essi. Forse converrebbe metterci una pietra sopra e che Zanmarchi, con la pazienza e l’umiltà impiegate dal suo predecessore, Gabriella Mauri, cercasse di instaurare un rapporto di fiducia e di collaborazione con chi opera nella Scuola di Merate, con i più di 1.000 studenti che la frequentano e le loro famiglie. Buon lavoro.

Luciana Vidili

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