martedì 9 marzo 2010

L'Amministrazione "rompe" con le Associazioni culturali

Le Associazioni di artigiani dell’antica Roma possono essere considerate il seme che, nell’ottocento, iniziando nell’Inghilterra fabiana, diede vita alle Società di Mutuo Soccorso in Italia; nata nel 1866 per opera di un gruppo di Meratesi, accomunati dall’intento di favorire la fratellanza, l’unione e l’uguaglianza fra le categorie di lavoratori brianzoli. La Società aveva, infatti, come scopo primario, il mutuo soccorso nelle sue molteplici forme ed il miglioramento economico, morale ed intellettuale dei soci che ad essa aderivano, versando un modesto contributo. La Presidenza onoraria della Società venne offerta a Giuseppe Garibaldi, che, da Caprera, inviò una lettera di accettazione e ringraziamento. Fin dall’inizio, la condotta della Società fu improntata agli intransigenti criteri di rigore e moralità articolati nello Statuto.
Nel 1880, grazie al concorso degli insegnanti del locale Civico Collegio Alessandro Manzoni, venne istituita, dalla Società, la Scuola Professionale di Disegno che acquisì rilievo nel meratese. Per lungo tempo la Società e, quindi, la Scuola dovettero adattarsi a sedi provvisorie: in via Caneva e, poi in via Roma; solamente nel 1900, grazie alla donazione del Meratese Carlo Cernuschi, fatta in memoria del fratello Serafino, poterono disporre dell’edificio di viale Lombardia 14, tuttora sede della Società.
La donazione Cernuschi, inoltre, consentì ai Meratesi di disporre di una sala per spettacoli teatrali, con palcoscenico e camerini, inusuali a quel tempo. Nel 1947, in collaborazione con il Comune di Merate e l’Ente per l’istruzione pubblica di Lecco, venne istituita la sezione scolastica per la formazione di disegnatori, meccanici, saldatori, elettricisti, mobilieri, disegnatori di cartelloni pubblicitari: valenti tecnici per l’industria e l’artigianato.
Lo sviluppo sociale, la crescita economica e l’innalzamento del livello di scolarità verificatisi nel secondo dopoguerra, indussero un riordinamento delle attività della Società. Non più chiamata a svolgere quel ruolo d’avanguardia nel campo della previdenza sociale, scopo primario dalla costituzione e diventato compito dell’Amministrazione Pubblica, la Società si è rivolta allo sviluppo delle capacità e dei talenti in campo artistico: disegno, pittura, ceramica.
Di Allievi ed Insegnanti illustri si possono citare, in ordine casuale, dimenticando certamente qualcuno, i nomi di Donato Frisia, Vincenzo Trivulzio, Alessandro Scaccabarozzi, Giovanni Fossati, Francesco Torazza, Donato Frisia Junior, Giuseppe Mozzanica, Salvatore Aricò, Maria Trivulzio, Mauro Benatti, Umberto Ponzone, Rosa Sandra, Enzo Sacheli, Angelo Dozio, Antonio Scaccabarozzi, Maria Guarneri, Elide Castelli, Fernando Massironi.
Questa Società, così come altre Associazioni, svolge un compito di sussidiarietà rispetto agli Enti Pubblici nel campo dell’educazione artistica; ad esempio sono in atto collaborazioni con l’Istituto Scolastico Comprensivo e Casa Amica.
Nel 1988, l’edificio Cernuschi, aveva bisogno di un intervento di manutenzione straordinaria e, non avendo la Società i fondi per intervenire, essa donò al Comune di Merate l’edificio, allora valutato 330 Mlit. La donazione fu modale nel senso che metà delle superficie calpestabile fu destinata al Comune, la Sala Civica e metà del salone mostre; l’altra metà, perpetuamente, per le attività della Società.
Anche in virtù di questa donazione le Amministrazioni Comunali, succedutesi nel tempo, hanno sempre patrocinato le diverse manifestazioni della Scuola contribuendo finanziariamente.
La precedente Amministrazione, oltre ai 400 €/anno erogati alle Associazioni accreditate, aveva stilato una Convenzione in base alla quale ed a fronte di progetti e manifestazioni, programmati anno per anno, venivano erogati 2000 €/anno per rimborso spese.
Leggendo l’articolo di Daniele De Salvo su “Il Giorno” nel quale si annuncia il non rinnovo delle Convenzioni verso alcune Associazioni accreditate, mi sono venute in mente gli intendimenti dell’Amministrazione di Merate riguardo alla cultura ed alle identità locali; spulciando qua e là nelle Linee Programmatiche 2009-2014 si possono leggere i seguenti buoni propositi:
  • “E’ intenzione di questa Amministrazione individuare tematiche precise, che consentano il coinvolgimento delle istituzioni artistiche e culturali, le quali potranno realizzare iniziative inerenti la tematica in oggetto”
  • “Attraverso un’ attenta e rinnovata programmazione degli eventi puntiamo ad una maggiore coesione sociale, attraverso la diffusione della conoscenza dei valori delle nostre tradizioni”
  • “… recuperando le memorie storiche…”
Visti i precedenti, mi sorge un dubbio: che le Associazioni di cui all’articolo, abbiano aggettivazioni disdicevoli? Società Operaia, Banda Sociale? Oppure richiami a femminismi d’altri tempi ne “L’altra metà del cielo”? Per non parlare, poi, di Garibaldi!

Ernesto Passoni

Riferimenti:
  • Sito della Società di Mutuo Soccorso fra gli Operai ed i Contadini della Brianza – Merate: www.SOMSMERATE.it
  • Linee Programmatiche 2009-2014 della Città di Merate

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