giovedì 26 gennaio 2012

Brianza e tecnologia

Partiamo da una idea generale: internet è una risorsa economica importante, in Italia vale circa il 2% del PIL, in alcune aree UE anche il 7%. E’ uno degli strumenti più economici e immediati per creare crescita. Il problema è che da noi il “digital divide”, cioè il divario tra chi ha accesso alla tecnologia e chi no, è veramente alto e per l’appunto impedisce che, per dirla semplice, internet aumenti il nostro PIL. Chi non ci crede può leggersi il report scaricabile in .pdf. Mma conviene fidarsi sulla parola...
Cosa c’entra con Merate e il blog Insieme per Merate? Ecco, pensiamo federalista, facciamolo noi ogni tanto perché la Lega pensa alla Tanzania. Per diminuire il c.d. divario digitale, ci sono due modi: lo Stato (nel caso credo se ne occuperà F2i…) può pagare un progetto sul larga scala per l’accesso alla connessione a banda larga di privati e aziende; oppure ogni piccola porzione di Italia può fare la sua parte.
Ad esempio il progetto free-Italia-wifi  è una delle migliori soluzioni al problema. Perché una delle zona più ricche, più avanzate e più densamente popolate d’Italia non ha un progetto simile? Viene da rispondere che la classe dirigente politica è impreparata, e lo vediamo qui a Merate. Tutto quello che è stato fatto è nelle parole di Andrea Robbiani: “La rivista Wired ha lanciato questo invito ai comuni d’Italia offrendo la possibilità di installare un hot spot wi-fi nelle piazze delle prime 150 amministrazioni che avrebbero risposto all’appello, ho compilato il modulo ma le richieste avevano già superato abbondantemente il limite consentito. Ho provato comunque a mandare una mail, sono stato ricontattato e la richiesta per la città di Merate è stata accettata. Ora siamo in attesa di effettuare con i tecnici un sopralluogo per decidere dove installare la centralina e ricevere poi il kit di installazione. Un servizio in più per la cittadinanza che potrà collegarsi alla rete a titolo gratuito”.
Si tratta di un servizio che copre all’incirca l’area della Piazza par di capire. Notizie non ne ho e se qualche utente lo ha provato ci faccia sapere se è meglio dell’idea che hanno avuto nel Lazio.


Edoardo Zerbi

1 commento:

  1. Volevo segnalare che il segnale WiFi in piazza è attivo e funzionante (previa registrazione).

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