L’andamento dell’economia mondiale, la situazione europea, il nostro debito pubblico (alla cui formazione hanno fortemente contribuito i Governi PdL – Lega Nord come dimostrato dai dati raccolti dall’economista Oscar Giannino che rileva l’incremento giornaliero del debito di 124,3 milioni al giorno nel 2° e 3° Governo di Silvio Berlusconi e di 217,8 mil/giorno del 4°Governo sempre di Silvio Berlusconi contro i 91,5 mil/giorno dei Governi Romano Prodi e Massimo Dalema e Romano Prodi bis),le scelte dell’ultimo governo PdL – Lega Nord hanno costretto Mario Monti, con il decreto cosiddetto “Salva Italia”, a recuperare risorse introducendo la nuova IMU speciale con forti oneri per i cittadini, aumentando l’addizionale Irpef regionale e sottraendo ai Comuni ulteriori risorse con un taglio stimato dall’Assessore al Bilancio Andrea Massironi per il Comune di Merate di circa 432.000 euro.
La nuova IMU prevede una rivalutazione delle rendite catastali e l’applicazione per il calcolo del tributo di una aliquota base dello 0,4 % sulla prima casa (con una detrazione di 200 euro ed ulteriori 50 euro per ogni figlio convivente) e dello 0,76 % su tutti gli altri immobili e sui terreni edificabili lasciando ai Comuni la facoltà di variare queste aliquote del +/- 0,2 % per la prima casa, del +/- 0,3 % sugli altri immobili e sui terreni edificabili e di aumentare l’addizionale Irpef comunale sino allo 0,8 % (oggi l’aliquota a Merate è 0,5 %)
Dopo aver già aumentato per il 2012 la tassa rifiuti di oltre il 10% l’orientamento attuale della Giunta di Merate, spiegato dallo stesso Assessore Andrea Massironi durante l’ultima Commissione Bilancio, è quello di cogliere questa possibilità di incremento delle tasse per recuperare circa 1,4 milioni di euro incrementando allo 0,5 % l’aliquota sulla prima casa e allo 0,95 % in modo indifferenziato l’aliquota sugli altri immobili e sui terreni fabbricabili e lasciando invariata l’addizionale Irpef, adducendo come motivazione il rischio di essere costretto in caso contrario a tagliare i servizi e scaricando la colpa sul Governo in carica.
Considerato che ci aspetteranno due-tre anni di forte difficoltà economica, che l’introduzione delle nuove imposte graverà pesantemente su tutti i cittadini il cui reddito sta già perdendo potere di acquisto, ritengo che anche i Comuni debbano compiere grossi sforzi per contenere al massimo i costi e che ogni risorsa disponibile debba essere dedicata nel breve termine a mantenere o migliorare il livello dei servizi e a supportare eventuali cittadini in difficoltà.
Lo scorso dicembre la Giunta ha presentato al Consiglio Comunale una bozza di Bilancio 2012 in pareggio (basata sui trasferimenti dallo Stato previsti dal precedente Governo, quello di Silvio Berlusconi e sulle previsioni di entrata ICI ) che prevedeva il mantenimento del livello dei servizi e una quota dell’investimento per il completamento del nuovo Municipio, bozza che è sta sospesa in attesa di ricevere dal Ministero i dati definitivi di trasferimento e della nuova IMU originati dalla manovra Salva Italia.
Secondo me bisogna attendere la comunicazione ufficiale del Ministero e poi partire da questa bozza facendo una attenta analisi delle entrate e delle spese previste, salvaguardando il livello di servizi per i cittadini.
Fatta questa operazione e accertata la consistenza dei tagli previsti dall'ultima finanziaria sarà necessario procedere, se indispensabile per l’equilibrio del Bilancio, al recupero del taglio dei trasferimenti ad oggi previsto in 432.000 euro
- mantenendo, a mio parere, allo 0,4 % l’aliquota base sulla prima casa (eventualmente aumentandola solo per le categorie catastali A1,A8,e A9 che già pagavano l’ICI)
- mantenendo invariati l’addizionale comunale Irpef allo 0,5 %, aumentando l’aliquota sui terreni fabbricabili e sulle abitazioni diverse dalla prima casa (che con l’introduzione dell’IMU godono di vantaggi sull’Irpef)
- valutando se differenziare l’aliquota tra le case affittate e quelle tenute a disposizione
- aumentando l’aliquota in modo differenziato a seconda delle diverse categorie catastali sugli altri immobili (ad esempio massimo su D5 Banche e Assicurazioni).
Altre ragioni che giustificano per la Giunta la necessità di recuperare, aumentando le tasse, 1,4 mil di euro sono il completamento del nuovo Municipio e la ristrutturazione della ex scuola di Via Fratelli Cernuschi per poi procedere al trasferimento nell’edificio del CDD, Centro Diurno Disabili attualmente presso l’Istituto “G. & C. Frisia”.
Per quanto riguarda il Municipio sembra ragionevole procedere al completamento di quelle opere che rischierebbero, se non ultimate, di provocare un degrado dell’edificio, dubbia, a mio parere, la necessità di completare l’auditorium, che assorbirebbe la maggior parte dei costi previsti , e che certamente non contribuisce ad aumentare il livello di servizi per i cittadini. Il completamento dell’auditorium potrebbe essere rimandato senza rischi a momenti di maggior disponibilità di risorse e di minor crisi economica.
Per quanto riguarda il Centro Diurno Disabili è necessario considerare che si tratta di un servizio
sovra-comunale che opera a favore di un territorio in cui i residenti di Merate rappresentano circa il 13% della popolazione e che attualmente funziona in modo soddisfacente senza liste di attesa. Se esistesse la possibilità di prorogare la convenzione con l’Istituto “Frisia” anche in questo caso l’investimento potrebbe essere rinviato a tempi migliori e alla possibilità di concordare con i Comuni facenti parte di Retesalute, che usufruiscono del 90 % del servizio, una equa ripartizione dei costi. Sorge il dubbio che la Giunta, i cui risultati sono stati limitati in questa prima parte della legislatura, abbia necessità di appuntarsi al petto una medaglia (e pazienza se i cittadini la pagano con un aumento di tasse) e di coprire la propria incapacità di raggiungere o direttamente o tramite Retesalute un accordo con i Comuni associati per una equa ripartizione dei costi di un servizio sovra-comunale in funzione dell’utilizzo dello stesso e che causa questa incapacità preferisca aumentare le tasse dei propri cittadini per ottenere il risultato.
Impressionano anche le affermazioni del Sindaco Andrea Robbiani riportate sulla stampa locale quando afferma che il Comune non si farà parte attiva nella lotta all’evasione fiscale in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate dimenticando che certamente le azioni per il recupero dell’evasione sulle tasse comunali sono una sua precisa responsabilità, che l’evasione dell’Irpef incide anche sulle casse del Comune riducendo l’apporto della addizionale Comunale e che eventuali recuperi di evasione effettuati dalla Agenzia delle Entrate a seguito di contributi del Comune confluirebbero al 100% nelle risorse del Comune stesso. Certamente è più facile aumentare le tasse ai cittadini per far tornare i conti piuttosto che impegnarsi nel difficile lavoro di recupero dell’evasione e questa sembra proprio essere la scelta della attuale Giunta.
Sta ora a noi cittadini (che paghiamo) far sentire la nostra opinione.
Leonardo Leonardi
giuste osservazioni
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