lunedì 20 febbraio 2012

Il numero di docenti deve essere adeguato alla scuola che vogliamo realizzare

Proponiamo il testo della lettera dei sindaci di Cernusco Lombardone, Lomagna, Montevecchia e Osnago consegnata dal senatore Antonio Rusconi al ministro dell'Istruzione Francesco Profumo nel corso della sua visita di lunedì scorso a Lecco. Nella lettera sono sintetizzate le conseguenze dei tagli al personale scolastico già attuati e di prossima attuazione.

Alla cortese attenzione di Sua Eccellenza
Dott. Francesco Profumo
Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca

Siamo Sindaci di alcuni piccoli comuni della Provincia di Lecco, sempre più preoccupati della situazione in cui versano oggi le nostre scuole primarie e secondarie di primo grado.
L’organizzazione nelle nostre scuole primarie - prima della legge 133 del 2008 - era solidamente attestata su un impianto a 30 ore, con tre insegnanti su due moduli che, grazie a qualche ora di compresenza, svolgevano attività (a nostro giudizio irrinunciabili) di sostegno all’apprendimento di soggetti con qualche difficoltà, di alunni stranieri da poco in Italia, attività laboratoriali, di lavoro a gruppi, di uscite didattiche e sorveglianza e di attività educative durante l’intervallo – mensa.
Con l’avvento delle disposizioni della legge sopra citata, si sono operati tagli consistenti al personale e, nel contempo, si è aumentato il numero di alunni per classe.
Si chiede ai genitori di scegliere l’organizzazione scolastica che si predilige, ma poi non si assegna il personale occorrente per realizzarla: lo scorso anno per parecchie classi prime è stato chiesto il tempo pieno a 40 ore, che non è stato accordato.
Oltre alla imprescindibile nostra preoccupazione per la qualità dell’offerta formativa, condizionata da un organico limitato che prevede orari di insegnamento dei docenti, a volte molto frammentati e discontinui, per noi è di grande preoccupazione l’intervento economico che ci viene richiesto per migliorare le strutture e i servizi.
Laddove il numero di alunni per classe aumenta, necessariamente i Comuni devono intervenire per mettere a norma gli edifici e le aule, con un esborso consistente di denari, che di questi tempi è quasi impossibile recuperare.
Nelle realtà scolastiche nelle quali, inoltre, il personale docente non ha ore di compresenza, il Comune deve provvedere con personale esterno all’assistenza degli alunni durante la permanenza in mensa.
E’ vero che la refezione scolastica è un servizio erogato dal Comune, però, nel caso del tempo pieno, viene considerato momento educativo e di socializzazione quindi bisognoso della presenza del personale docente; nel caso dell’organizzazione a tempo prolungato è considerato scorporato dall’attività formativa e quindi va gestito da personale dequalificato. Non c’è incongruenza in questo?
Il nostro Istituto Comprensivo accoglie anche due sezioni di scuola potenziata per disabili gravi. E’ un’iniziativa di spessore educativo, un’opportunità di crescita per chi parte svantaggiato, un aiuto “ad personam” come è giusto che sia. Anche su questo fronte si profilano tagli al personale con richiesta ai Comuni di intervenire con educatori che svolgano più un’attività di assistenza che di sviluppo cognitivo. Anche in questo caso, per noi , è eccessivo.
Ci ripetiamo in continuazione che il momento economico è di estrema difficoltà per tutti, ma in particolare lo è per i Comuni che si trovano tagliate le risorse e aumentate le richieste e le esigenze della popolazione.
Abbiamo la fortuna di un Istituto Comprensivo guidato da persona capace e sensibile con cui c’è molta collaborazione e di un collegio docenti di grande professionalità, sovradimensionato in quanto a numero degli alunni, ma con una attribuzione di personale in continuo decremento.
Crediamo che non debba essere la scuola ad adattarsi al numero di docenti assegnato ma che debba essere il numero di docenti adeguato alla scuola che vogliamo realizzare.
Confidiamo nella Sua sensibilità a queste importanti tematiche e chiediamo a questo nuovo Governo di operare scelte che non mortifichino la nostra scuola, che anzi, la rivitalizzino e la forniscano di quanto occorre per essere una scuola al passo con i tempi.
La ringraziamo per l’attenzione e porgiamo i nostri più cordiali saluti

I Sindaci Giovanna De Capitani di Cernusco Lombardoni,
Stefano Fumgalli di Lomagna, Sandro Capra di Montevecchia
e Paolo Strina di  Osnago

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