giovedì 23 febbraio 2012

Farneticazioni in libertà

Sono rimasto esterrefatto dalla lettura dell'articolo "E' ora di cambiare", che definire qualunquista è un eufemismo sesquipedale.
Il nostro Signor Speriamobene, dopo avere imbracciato lo sparac...ate e sventagliato ad alzo zero, accusa i Sindacati di essere una lobby scollegata dai Lavoratori; ci riempie di parole trite e ritrite quali cambiamento e modernizzazione senza dare ad esse un contenuto; cosa vuol dire: “esigenze di cambiamento che la modernità impone”. Si potrebbero effettuare tutte le combinazioni dei termini della frase (es.: esigenze di modernità che il cambiamento impone, ecc.) senza modificarne l'inconsistenza.
E' far torto all'intelligenza di Pierluigi Bersani per inciso, un filosofo, affermare che sia a favore o contro la globalizzazione; sarebbe come dire che è contro la rotondità della terra; infatti la globalizzazione è un processo ineluttabile: potrà piacere o dispiacere, ma così va il mondo. Il Nostro lancia accuse a chi ha banchettato e gozzovigliato nel passato: chi sono costoro? Forse quelli del Bagaglino e connessi, non certo i Sindacati. Quale avrebbe dovuto essere la capacità “programmatoria” dei Sindacati, che a differenza di quelli tedeschi, non cogestiscono le aziende? Dopo l' attacco forsennato ai Sindacati il Signor Speriamobene si butta contro i Politici, anche qui facendo di ogni erba un fascio e si lamenta che il Presidente del Consiglio Mario Monti non possa lavorare; ma se in tre mesi ha legiferato più e meglio del Governo Berlusconi in tre anni? Può fare ciò, perchè ha una larga base parlamentare formata da tre fra gli aborriti Partiti. Il Nostro, nella sua allucinata disanima, prosegue sciabolando a destra e soprattutto a manca, accusando, non si capisce se i famigerati Sindacati o il perfido Bersani, di essere favorevoli/e a nuove tasse, ma di essere contrario alle riforme.
Conclude il suo sproloquio dando la colpa di tutti i mali di cui soffre l'Italia ai Sindacati ed a Bersani che non avrebbe mai lavorato onestamente.
Il Nostro non ha mai pensato che la crisi mondiale attuale è di natura strutturale (come quella del '29), di sovrapproduzione e di spostamento dell'economia dall'Occidente all'Asia sud orientale?
Non ha pensato che la crisi italiana discenda dal non aver fatto Ricerca, dall'avere una negativa bilancia commerciale agricola, da non avere sviluppato comparti industriali strategici come l'elettronica (non produciamo alcun apparecchio), la chimica e la farmaceutica; dal non sapere valorizzare il cosiddetto giacimento culturale.


Ernesto Passoni

1 commento:

  1. La risopsta è solo una Bersani a casa! Ormai hai fatto il tuo tempo

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