mercoledì 17 agosto 2011

Dal "medioevo" alla prestoria

Il manifesto elettorale di Robbiani sindaco
Sono passati due anni, due anni e due mesi a dirla tutta, dall’insediamento della nuova Amministrazione Comunale di Merate. Andrea Robbiani aveva promesso un nuovo rinascimento rispetto al medioevo della precedente Giunta. Non abbiamo assistito a nessuna rinascita di Merate, siamo anzi tornati alla preistoria. In ventisei mesi sono stati portati a termine solo i lavori già cominciati, del Cdd non c’è traccia, il PGT si è ridotto ad un gran parlare senza idee. Anche lo slogan scelto per la campagna elettorale fa sorridere. Per rendere Merate più vivibile il sindaco ha complicato la vita agli automobilisti e agli abitanti chiudendo le strade e obbligandoci tutti a giri dell’oca. Per renderla più solidale si è messo a dare la caccia ai vucumprà e rompere le scatole agli ambulanti di colore. Per renderla più accogliente ha svuotato il centro storico con tariffe per i parcheggi che non si sognerebbero neppure sotto il Colosseo a Roma. Per renderla più produttiva ha tarpato le ali alle associazioni di volontariato rendendo impossibile ogni manifestazione pubblica che porti gente in piazza. Per renderla più sicura fa dare le multe ai pedoni che attraversano fuori dalle strisce… Andrea Robbiani sindaco, il fallimento di Merate.

Infiltrato

2 commenti:

  1. Non essendo il sindaco immortale, esiste sempre la possibilità, per la quale i cittadini sono i diretti interessati, di farlo precipitare "dall'altare alla polvere". Volere è potere!

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  2. E' un buzzurro come i suoi capi...

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