venerdì 15 luglio 2011

Le norme che cancellano l'autonomia e la dignità dei Comuni

Il presidente facente funzione e il presidente del Consiglio nazionale dell’Anci, Osvaldo Napoli e Gianni Alemanno, hanno inviato una lettera al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano chiedendo un incontro per esporre direttamente le gravi preoccupazioni e per avere indicazioni e conferme sulla bontà della strada si intende percorrere alla luce della manovra economica approvata in queste ore dal Parlamento.


Illustre Presidente,
i Comuni sono pienamente consapevoli della grave e difficile situazione economica e finanziaria e della necessità di uno sforzo corale e responsabile per fronteggiare i molteplici rischi a cui il nostro Paese è esposto.
Sentono allo stesso tempo il peso e la responsabilità di richiamare con forza l’attenzione sull’accentuarsi di interventi e norme che stanno cancellando l’autonomia e la dignità dei Comuni e di chi li amministra, negando lo stesso ruolo di soggetti politici ed istituzionali autonomi nell’assunzione delle scelte nel rapporto democratico con i cittadini.
I valori costituzionali dell’autonomia, della partecipazione democratica, del decentramento e della sussidiarietà ci appaiono oggi fortemente incrinati da norme che mortificano il nostro ruolo e la politica in generale.
Gli interventi nel settore della finanza comunale sono stati negli anni molto pesanti, con un contributo dei Comuni, come testimoniano i dati relativi all’andamento della PA nel suo complesso, molto significativo al risanamento della finanza pubblica, portando l’intero comparto in avanzo strutturale.
Oggi, caro Presidente, l’aggravamento dell’obiettivo del patto di stabilità determinerà il pressoché azzeramento della spesa per lo sviluppo dei territori e l’abbassamento delle tutele sociali e dei servizi ai cittadini che le nostre amministrazioni si sforzano di garantire.
Noi riteniamo che il sacrosanto processo di razionalizzazione della spesa pubblica debba realizzarsi in modo equilibrato e complessivo su tutti i settori, tenendo conto del peso degli stessi. Inoltre, riteniamo che la logica dei tagli lineari, che continua ad essere applicata, comporta una riduzione della spesa non strutturale e duratura, perché non c’è alcun dubbio che di crescita e di investimenti il nostro Paese ha bisogno, così come i nostri cittadini hanno bisogno di tutele sociali e interventi contro le diseguaglianze.
Tutti i sindaci chiedono quindi di poter concorrere ad impostare riforme strutturali in un clima di coesione nazionale, con l’obiettivo prioritario di riuscire a coniugare rigore e sviluppo e di salvaguardare il processo in atto di costruzione di un assetto di federalismo fiscale autentico e capace di far avanzare l’Italia, persuasi che con il concorso di tutti si possa recuperare fiducia e credibilità .
La Sua costante attenzione e vicinanza ai problemi dei Comuni ci ha sempre stimolato e confortato e riteniamo che, in questo frangente, sia opportuno poterLa incontrare per esporLe direttamente le nostre gravi preoccupazioni e per avere indicazioni e conferme sulla bontà della strada che intendiamo percorrere.
Con profonda gratitudine e stima

Il Presidente del Consiglio Nazionale
On. Gianni Alemanno
e il Presidente facente funzione
On. Osvaldo Napoli

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