venerdì 10 dicembre 2010

Il ripristino del 5 per mille è una battaglia di civiltà e libertà dei contribuenti

Pubblichiamo l’Ordine del Giorno che il Capogruppo di Maggioranza di Osnago Paolo Brivio ha presentato a nome del Gruppo consiliare Progetto Osnago in modo che venga discusso e votato nel prossimo Consiglio Comunale di venerdì 17 dicembre. La mobilitazione per il ripristino dei fondi del 5 per mille (ridotti da 400 a 100 milioni di €uro con la Legge di Stabilità 2011) è una battaglia di civiltà e a favore della libertà dei contribuenti di decidere la destinazione delle risorse. Riteniamo giusto sostenerla in modo da fare pressione sul Governo affinchè rimedi – come si è impegnato a fare – inserendo il ripristino dei fondi con il Decreto Milleproroghe di fine anno.


ORDINE DEL GIORNO RELATIVO ALLA RICHIESTA
DI IMPEGNO AL GOVERNO
PER LA REINTRODUZIONE DEI FONDI PER IL 5 PER MILLE


Il Consiglio Comunale, premesso che:
  • il Parlamento ha licenziato il testo della nuova "legge per la stabilità" limitando a 100 milioni di €uro i fondi da destinare al "5 x 1.000" per l'anno 2011
  • questo significa non rispettare la volontà dei cittadini che liberamente decideranno di versare alle associazioni destinatarie la loro quota del “5 x 1.000” con la prossima dichiarazione dei redditi: solo 100 milioni, rispetto all'intero ammontare del 5 x 1.000, verranno infatti distribuiti alle associazioni, mentre il resto verrà trattenuto dallo Stato
  • si tratta di una riduzione del 75% rispetto all'importo destinato nell'anno precedente (peraltro già oggetto di una limitazione rispetto al totale dei fondi raccolti): tale ulteriore taglio si aggiunge a quelli effettuati ai fondi specifici per le politiche di welfare, al bilancio della cooperazione internazionale italiana, ai contributi alle istituzioni internazionali che si occupano di aiuti ai paesi in via di sviluppo e a quelli per la ricerca scientifica, universitaria e sanitaria
  • questi tagli si ripercuotono significativamente sull'operatività delle organizzazioni del Terzo Settore, che hanno dimostrato, negli ultimi anni in modo ancora più evidente, una professionalità molto elevata, oggetto di apprezzamento in Italia e all'estero e dunque motivo di orgoglio per il nostro Paese: tali organizzazioni, non diversamente da altre realtà sociali ed economiche, basano la loro attività sulla programmazione finanziaria degli impegni attuali e futuri per rendere sostenibile il proprio agire nei diversi settori di riferimento
  • non è la prima volta, purtroppo, che si interviene, con tetti massimi di impegno, per limitare l'operatività del "5 x 1.000", uno strumento che, come poche altre misure di natura fiscale, ha dimostrato di riscuotere un gradimento molto alto dei cittadini italiani (nel 2008 lo hanno utilizzato 14,6 milioni di contribuenti) sin dalla sua prima applicazione
  • tagliare i fondi a disposizione del "5 x 1.000" significa quindi limitare drasticamente la libertà dei cittadini di decidere come destinare la propria quota dell'imposta sui redditi direttamente a sostegno degli operatori del Terzo Settore
Considerato  che:
il Governo ha accolto un Ordine del Giorno presentato dal Partito Democratico che impegna l’Esecutivo a inserire i fondi mancanti nel cosiddetto “decreto milleproroghe” da approvare prima di fine anno

Chiede che:
il Governo si impegni a dare corso all’impegno, sia in presenza di continuità del quadro politico che nel caso l’Esecutivo sia dimissionario per le note vicende legate alla crisi della maggioranza in atto in queste settimane

Dispone:
l’invio del presente Ordine del Giorno approvato al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Presidenti dei due rami del Parlamento ed ai capigruppo consiliari di Camera e Senato 

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