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Dati allarmanti, quelli relativi al primo semestre 2013 della cassa integrazione in deroga. “Gli ultimi dati a nostra disposizione” sottolinea Wolfango Pirelli, Segretario Generale della Cgil di Lecco “ci forniscono un quadro della situazione davvero allarmante: le persone in cassa integrazione in deroga nella nostra provincia sono oltre 2.700 di cui solo 368 percepiscono l’assegno mensile. Solo il 17% delle domande di cassa integrazione in deroga presentate dalle imprese del nostro territorio in Regione sono state accolte: si tratta di 118 richieste accolte contro le 710 presentate da 663 aziende per la maggior parte facenti parte del settore del commercio, edile e dell’artigianato. I soldi che dovrebbero essere stanziati per il nostro territorio sono 12.841.408 euro ma, almeno per ora, ne sono arrivati soltanto 2.128.495 euro.” Si tratta, quindi, di una situazione di estrema emergenza (tristemente in linea con quella che stanno vivendo tutte le province della nostra regione) soprattutto se si tiene conto che le domande di cassa integrazione in deroga che sono state effettivamente finanziate, sono ferme a febbraio di quest’anno a causa del fatto che la seconda tranche dei finanziamenti (pari a circa 42 milioni di euro) autorizzati a marzo dall’allora Governo Monti e al miliardo di euro promessi dal Governo Letta, non sono ancora arrivati a destinazione. Inoltre, anche la promessa di Maroni di anticipare i soldi della cassa integrazione in deroga non è stata mantenuta. “Anche se i soldi dei finanziamenti dovessero arrivare non basterebbero per pagare la cassa integrazione di maggio. E manca anche una prospettiva, un piano programmatico che indichi la direzione da giugno in avanti” prosegue Pirelli “Davanti ad uno scenario tanto disastroso, bisogna che il Governo metta mano al sistema della cassa integrazione in deroga esortando le aziende a partecipare alla spesa. Inoltre, chiediamo con forza al Presidente della Regione che prenda formalmente impegno per sostenere una parte della spesa del finanziamento e metta a disposizione nuove risorseper sanare una situazione che potrebbe diventare esplosiva soprattutto se si pensa che circa il 90% delle aziende chiede la cassa integrazione in deroga per mancanza di lavoro e di commesse”. (fonte Cgil Lecco)
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