venerdì 12 febbraio 2010

Pubblica amministrazione e formati dei documenti telematici

Spesso nella Pubblica amministrazione non si è sensibili al problema dell'utilizzo dei formati dei documenti informatici scambiati con i cittadini e le imprese. E' un tema invece molto importante per favorire l'utilizzo di strumenti telematici da parte di tutti, e anche per favorire lo sviluppo del Paese in questo campo.
Penso perciò che gli Enti pubblici debbano tenere conto di alcuni criteri nel rapporto con la popolazione quando utilizza dei sistemi informatici.
  1. Occorre assicurare interoperabilità e flessibilità ed evitare vincoli nei confronti di particolari produttori: l'utilizzo di formati che sono proprietà di una singola software house, costringe gli utenti ad acquistare esclusivamente i prodotti di quella società. Si ottengono così due effetti perversi, ovvero aumentano i costi per la gente e si danneggiano gli altri produttori di software. Purtroppo l'Ufficio tecnico di Merate nello stabilire le nuove procedure per presentare le pratiche edilizie non ha tenuto conto di questo aspetto.
  2. Bisogna pensare di assicurare anche l'accesso futuro ai dati: i documenti salvati con formati proprietari, spesso risultano illeggibili nel futuro, perché i formati sono stati cambiati (aggiornati) o dismessi. Per questo è importante che si pubblichino in rete, cioè sui siti internet, documenti esclusivamente con formati aperti, che si accettino file ODT da imprese e cittadini, che i file ODT siano accettati pure per le gare di appalto e i concorsi... e che ci si ricordi sempre che esistono filtri ODF gratuiti per Ms Office.
Ci è interessato all'argomento e desidera una spiegazione più approfondita può consultare il sito Openformats.org.

Claudio D'Ambrisio

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