domenica 7 febbraio 2010

Nuovo Pgt: preoccupazioni, perplessità e tanti dubbi

Il signor Andrea Robbiani ha cambiato idea sulla crescita zero o ha dovuto accettare compromessi di "bassa... Lega"?

Nella Commissione per l’Ambiente ed il Territorio del 29 gennaio 2010 la professoressa Arch. Maria Cristina Treu, estensore della Valutazione ambientale strategica (Vas), ha esposto le linee generali del Piano di governo del territorio (Pgt). In particolare l’esposizione ha riguardato il primo e fondamentale documento dei tre costituenti il Pgt e cioè il Documento di Piano, che sottende le strategie che si vogliono adottare per il futuro urbanistico di Merate. Indica gli obiettivi che si intendono perseguire per il progresso socioeconomico ed infrastrutturale, considerando gli aspetti ambientali, paesaggistici e culturali che si vogliono salvaguardare e valorizzare come, peraltro, indicato nella Valutazione ambientale strategica.
Una prima osservazione su quanto è emerso dalla Commissione è che non si sa quali siano le linee guida che l’Amministrazione intende perseguire nel processo pianificatorio, al di là delle generiche frasi riportate nelle Linee Programmatiche 2009-2014.
Da detta riunione sorgono, inoltre, alcune considerazioni e si pongono alcune domande.
1. Non si sa come si concretizzino gli annunciati cambiamenti di rotta, rispetto a quanto previsto dal Prg vigente, annunciati dall’attuale Maggioranza in campagna elettorale.
2. Ci si chiede se l’Amministrazione abbia la volontà politica di perseguire il progetto di ampliamento del Parco Adda Nord, ora in osservazione presso la Regione; nelle riunioni sulla Vas e sul Ptg, sino ad ora avvenute, dell’ ampliamento del Parco Adda Nord non si è sentito parlare.
3. Come si intendono integrare le politiche territoriali con quelle della mobilità? Il Piano generale del traffico urbano (Pgtu), altro argomento di cui si è sentito nulla, è stato messo in un cassetto e se ne farà un altro vista la sua obbligatorietà?
4. Motivo di preoccupazione è la chiara affermazione della professoressa Treu sugli abitanti obiettivo per Merate: 17 mila, cioè un aumento di duemile, rispetto agli attuali pari a quasi 15 mila. Di quei duemila circa 500 derivano dal residuo edificatorio del Prg vigente e 1.500 sono ex novo. Questi 1.500 abitanti, alla media attuale di Merate e della Provincia di Lecco di 2,4 componenti a famiglia, equivalgono a 625 nuove famiglie e, quindi 625 nuovi alloggi; ne deriva che, in termini volumetrici, applicando il parametro regionale di 150 mc/abitante la volumetria aggiuntiva sarebbe di 225 mila metricubi! Volumetria corrispondente a quanto realizzato, in più di 10 anni, sulla base del previgente Prg, diventato operativo nel 1998; metricubi di cemento “scaricati” su Merate, come asserito dall’attuale Sindaco nell’intervento in Consiglio Comunale del 5.10.2005 in occasione dell’Approvazione della vigente Variante di Prg. Ci poniamo un’ altra domanda: tali 1.500 nuovi abitanti comporteranno altro consumo di suolo o deriveranno dalla destinazione residenziale di comparti industriali dismessi e dal ricupero di edifici vuoti come riportato nelle Linee Programmatiche 2009-2014? Corollario di detta intenzione sarà un ulteriore migliaio di autoveicoli sulle strade del meratese.
5. L’ Obiettivo 4.2.1 del Pgt in corso di elaborazione comporta il “Dimensionare l’offerta residenziale e produttiva sui bisogni reali”, ma come si quantificano detti fabbisogni senza un’analisi socioeconomica di Merate e tenendo conto della esistenza di circa un migliaio di alloggi, vuoti a diverso titolo? Non sarebbe scandaloso costruire nuovi volumi in tale situazione?
6. L’ Obiettivo 4.2.2 prevede di “Introdurre criteri di compattazione nella realizzazione di nuovi insediamenti”; giusto, ma ci richiediamo: ciò comporterà ulteriore consumo di suolo?
7. L’ Obiettivo 6.1.5 prevede di “Introdurre criteri di progettazione energeticamente efficienti”, ma già esistono norme nazionali e regionali cogenti ed ulteriori criteri sono previsti dal Regolamento Edilizio.
“Sono per la crescita zero; Merate ha raggiunto il limite dello sviluppo sostenibile. Andare avanti così significa cancellare i confini geografici dei paesi e dare vita ad una megalopoli sempre più caotica ed inquinata”: parole pronunciate dall’attuale Sindaco nella Commissione Ambiente e Territorio dell’5.2.2005; o ha cambiato idea o ha dovuto scendere a compromessi di bassa… lega.
In conclusione la fase iniziale dell’elaborazione del Piano di governo del territorio, per quanto riguarda l’ulteriore espansione edilizia, ci lascia perplessi e se tali numeri dovessero essere confermati, decisamente contrari. Per sciogliere tutti i dubbi sorti è tassativo che i Consiglieri di opposizione chiedano chiarimenti sulle intenzioni dell’Amministrazione nelle sedi proprie, a cominciare dalla Commissione Ambiente e Territorio e nelle Assemblee pubbliche.

Ernesto Passoni

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