domenica 10 gennaio 2010

La Regione abbandona gli ospiti delle Case di riposo

Entro il 20 gennaiol'Asl di Lecco dovrà presentare ai Comuni il Piano di programmazione sanitaria e sociosanitaria del 2010. I Comuni avranno solo qualche giorno per fare osservazioni e dire il loro parere.
Vorrei focalizzare questo intervento su un aspetto dell’attività sociosanitaria e cioè quello relativo ai non autosufficienti ed, in particolare, alle Rsa (le case di riposo per anziani). La qualità della vita (sia economica che di relazione sociale) cambia bruscamente se uno dei membri della famiglia perde la propria autonomia. Oggi con il progressivo allungamento della vita e l’espansione delle malattie croniche (diabete, cerebro-cardiopatie, tumori, ad esempio) le probabilità che accada è di gran lunga più grande rispetto a dieci anni fa. La Regione Lombardia ha dichiarato che la spesa complessiva, solo nel settore sociosanitario, escludendo quindi quella strettamente sanitaria, è stata per il 2008 di 1.332.278.000 di euro. La spesa in Provincia di Lecco ammonta a 45.606.823,39 di euro. Da queste cifre sono escluse tutte le spese delle famiglie e dei Comuni. Le cifre non sono indifferenti. Per le Rsa, ad esempio, i fondi regionali nella nostra provincia nel 2008 (quasi 26 milioni di euro) hanno coperto mediamente circa il 46% del costo effettivo del servizio. A livello lombardo il contributo regionale ammonta 780 milioni di euro. Secondo L’Anco Lombardia (l’Associazione dei Comuni) rappresenta circa il 50% del costo effettivo della retta e dovrebbe rappresentare la spesa sanitaria che la struttura eroga. Ma, sempre secondo l’Anci, la spesa sanitaria effettiva sarebbe il 70% dell’intero costo della retta (lettera ANCI del 15 dicembre 2009). Proviamo a fare qualche esempio.

Distretto di Bellano
RSA di Mandello: costo retta giornaliera minima 53 euro. Contributo regionale giornaliero per posto letto: 39, 27 euro medio. Percentuale intervento regionale: poco più del 42%. Se si dovesse coprire integralmente la quota sanitaria dovrebbero essere stanziati giornalmente 64,54 euro per posto letto. I risparmi per famiglie e Comuni sarebbe di 27,66 euro giornalieri. In un anno risparmierebbero oltre 10 mila euro! Attualmente la retta minima annua si aggira ad oltre 19 mila euro.

Distretto di Lecco
RSA Airoldi e Muzzi: costo retta giornaliera minima 52 euro. Contributo regionale giornaliero per posto letto: 39,90 euro medio. Percentuale intervento regionale: 42,43%. Se si dovesse coprire integralmente la quota sanitaria dovrebbero essere stanziati giornalmente 64,33 euro per posto letto. I risparmi per famiglie e Comuni sarebbe di 27,57 euro giornalieri. In un anno risparmierebbero oltre 10 mila euro! Attualmente la retta minima annua si aggira ad oltre 19 mila euro.

Distretto di Merate
RSA di Brivio: costo retta giornaliera minima 46,36. Contributo regionale giornaliero per posto letto: 34,32 medio. Percentuale intervento regionale: 42,54%. Se si dovesse coprire integralmente la quota sanitaria dovrebbero essere stanziati giornalmente 56,48 euro per posto letto. I risparmi per famiglie e Comuni sarebbe di 24,21 euro giornalieri. In un anno risparmierebbero oltre 8 mila e 800 euro! Attualmente la retta minima annua si aggira ai 17 mila euro.

Come ben si comprende se capita un ictus o evento similare, con le pensioni intorno agli 800 euro al mese, l’impoverimento familiare è certo. In mezzo a queste situazioni i fondi dell’Assessorato alla Famiglia passano da 1.569,81 euro del 2009 a 1.569,68 euro per il 2010. Quindi si stanziano meno fondi in un anno in cui il disagio per la crisi economica colpirà maggiormente e nonostante che la spesa per le Rsa sia cresciuta negli anni precedenti intorno al 4-5% annuo (dai 30 ai 40 mila euro all’anno). Queste cifre sono prese da statistiche regionali e dagli atti del Consiglio Regionale. Un’ultima domanda: lo Stato ha assegnato alla Lombardia relativamente all’anno 2008 oltre 44 milioni per il fondo non autosufficienti; la Regione ne ha distribuito la metà (22 milioni) alle Asl. Sarebbe utile che tutti capissimo come sono stati spesi da parte regionale e da parte delle Asl.

Ambrogio Sala
Assessore ai Servizi alla persona
di Olgiate Molgora

Di seguito proponiamo la lettera inviata dall'Anci Lombardia all'assessore alla Famiglia e alla Solidarietà sociale della Regione Lombardia, il lecchese Giulio Boscagli. Ecco il testo:
Egregio Assessore,
Sempre di più i Comuni sono chiamati a fronteggiare situazioni di difficoltà che colpiscono le famiglie. In particolare ci riferiamo alla pesante situazione sia affettiva sia economica che molte famiglie si trovano ad affrontare quando hanno in carico familiari non-autosuffcienti, a partire dal pagamento delle rette in Rsa superiori rispetto alle disponibilità singole e familiari. Questa situazione è tanto più grave in questi mesi in conseguenza della crisi economica che ha ridotto sensibilmente le disponibilità economiche delle famiglie. Di fronte a questa situazione i Comuni intervengono sempre di più per integrare le rette con impegni economici sempre più gravosi di fronte a entrate che si contraggono ogni anno in conseguenza delle manovre finanziarie nazionali, dei tagli ai trasferimenti e ai fondi per le politiche sociali. Il Dipartimento welfare e sanità di Aci Lombardia ha affrontato più volte il problema e si è confrontato con i diversi soggetti coinvolti: dalle aziende alle associazioni di familiari, alle forze sociali. Tutti questi soggetti hanno sottolineato la grave difficoltà che si incontra quotidianamente sia nella gestione dei servizi sia nelle possibilità delle famiglie di affrontare il problema. Il dato che più preoccupa è e che la parte di retta relativa all’assistenza socio-sanitaria è rimasta ferma nel tempo e non copre più i costi attuali. Attualmente, infatti, Regione Lombardia copre con un contributo circa il 50% della retta mentre il costo reale della parte socio-sanitaria è ormai il 70% del costo di ricovero. Oggi le Rsa svolgono un ruolo anche di supplenza all’ospedale perché con la dimissione precoce sempre più sono le richieste di ricovero in RSA per la riabilitazione e per l’assistenza socio-sanitaria. Chiediamo, quindi, di trovare le forme con cui assicurare la copertura integrale del costo socio-sanitario della retta individuando le risorse necessarie per arrivare alla copertura del 70% del costo del ricovero. Ricordo, infine, che ANCI e Conferenza delle Autonomie Locali della Lombardia, nei pareri espressi sulla proposta di finanziaria regionale per il 2010, hanno chiesto un aumento dei fondi per la non autosufficienza destinati ai ricoveri in Rsa. Proponiamo, inoltre,che si avvii da subito un tavolo di confronto dedicato al tema della non-autosuffcienza per l’individuazione di problemi e possibili soluzioni.
Siamo ovviamente disponibili ad ogni confronto si riterrà utile.

Il Presidente del
Dipartimento Welfare - Sanità

Giacomo Bazzoni
da Anci Lombardia

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