mercoledì 6 gennaio 2010

"Legge mancia": il magna magna della casta

Alla chetichella, come di solito fanno i ladruncoli, e nell’ultimo giorno di attività parlamentare, per di più in una giornata nella quale il maltempo ha impedito a molti di essere presenti,
la Commissione Bilancio della Camera, senza i rappresentanti di Idv, che non hanno voluto essere coinvolti nella porcheria, ha approvato la spartizione di 100 milioni di euro, frazionati in oltre 700 microinterventi , di dubbio contenuto e che certamente poco incideranno sulla vita dei cittadini. Le formule degli interventi sono le più diverse, ma sempre molto generiche, in modo poi di poter utilizzare il denaro come meglio si crede: riqualificazione impianti e risanamento ambientale, miglioramento ambientale( anche da 20.000 euro) , contributi per interventi finalizzati allo sviluppo, restauri, parrocchie e conventi, costituzione di osservatori , promozione di prodotti tipici (50.000 euro), contributi ad associazioni, verde pubblico (anche 10.000 euro), persino ricostruzione di dune. Si sfiora poi il ridicolo quando si giustificano gli interventi come investimenti: ristrutturazioni di municipi (da 35.000 euro), interventi su infrastrutture o strade (da 22.000 euro), contrasto all’inquinamento di acqua marina, realizzazione di circonvallazioni, realizzazione di centri pediatrici, persino azioni di cooperazione internazionale, bonifiche ambientali (da 20.000 euro), parcheggi(da 22.000 euro), impianti sportivi, realizzazione di centri di ricerca(50.000 euro), interventi per il rilancio del turismo, costruzione di poli di sicurezza, riordino idraulico di corsi d’acqua(20.000 euro), realizzazione di laboratori educativi (50.000 euro), progetto salvaguardia via Appia (30.000 euro), ammodernamento sala convegni(30.000 euro). E’ appena il caso di dire che con gli spiccioli dati in molti casi non si aprirà neppure il fascicolo della pratica. Ma sicuramente di accontenterà qualche amico che riceverà l’incarico di aprirlo. Insomma il solito scandalo di micro interventi clientelari votato da maggioranza e opposizione compiacente, che Italia dei Valori era riuscita a bloccare durante il governo Prodi, facendo abrogare la legge “mancia”. Il governo Berlusconi l’ha immediatamente ripristinata, con l’intento forse di dare le briciole ai deputati affamati della sua maggioranza, in modo da poter agire indisturbato per fare i “veri affari” che gli interessano, quelli da miliardi di euro.

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