domenica 13 novembre 2011

Il modello occidentale in crisi di sistema

Ascolto perplesso le notizie di persone in piazza che festeggiano le dimissioni di Berlusconi. Cori da stadio ed urla di giubilo perchè si nomina un governo di emergenza!?!? Ma il buon senso dov'è finito? Pur potendo discutere della validità o meno del governo Berlusconi e pur potendo condividere l'immobilismo e la precarietà dell'azione politica dello stesso, non posso non riconoscere che le dimissioni dello stesso non rappresentano per nulla la soluzione del problema Italia. Dobbiamo ragionare correttamente. I problemi dell'Italia sono da un lato la conseguenza di 50 anni di intrighi, lotte di potere, mercanteggio di voti e di favori, di una questione meridionale e di una settentrionale da sempre irrisolte...insomma sono la conseguenza della nostra inettitudine! Dall'altro, ed è evidente, non è la sola Italia ad essere in crisi ma è il modello stesso della società occidentale è in crisi: eccessivo divario tra poveri e ricchi; eccesso di consumo delle ricchezze della Terra; idolatria del potere politico, economico e militare; incapacità di attuare un vero modello di economia sociale di mercato. Aggiungiamo che nel nostro splendido Paese non sempre le persone migliori, nel senso di più attente all'altro che a sè stesse, finiscono all'amministrazione dei beni comuni e della cosa pubblica: ecco che la frittata è fatta! Ma la vera essenza di ciò che si deve richiedere a gran voce da parte di tutti i popoli è la stesura di regole internazionali condivise che regolino seriamente il mercato finanziario: a chi giova gettare nella povertà milioni di persone per la gioia di pochi speculatori? e ciò nel nome del libero mercato? Se il libero mercato è foriero di sofferenze, ingiustizie e povertà è ovvio che serve un adeguato sistemi di pesi e contrappesi: speriamo che nel suo piccolo il Prof. Monti riesca a rimetterci in carreggiata dandoci la tranquillità di pensare veramente al ns. futuro. Auguri Professore!
Speriamobene

1 commento:

  1. Buona sera,
    condivido pienamente l'analisi effettuata da Mr./Miss. Speriamobene.
    Ma volevo aggiungere che il sistema bancario non sta assolutamente aiutando imprese, artigiani e privati cittadini. Capisco che anche per le banche l'imminenza di basilea 3 è un impegno che non è da sottovalutare per la loro capacità e credibilità di operare in un futuro sui mercati, ma non possono ingessare l'economie di interi paesi e speculare sui BPT.
    Resta un concreto fatto per il futuro ed è quello di tornare ad essere quella nazione che nelle emergenze riesce a mostrare e operare con tutte le capacità che ( vedi anche il periodo di Austerity 1973/1974 alla allora crisi petrolifera) ci hanno permesso di superare le difficoltà economiche generali che ci hanno investito ad ogni crisi americana e franco/tedesca nel passato

    RispondiElimina

I commenti prima della pubblicazione verranno vagliati dagli amministratori del blog. Si raccomanda l'educazione e la sintesi.