Riportiamo l'intervento del Consigliere Comunale Massimo Adobati durante la riunione della Commissione Urbanistica, Ambiente e Territorio di ieri, mercoledì, quando si è affrontata la questione dei tigli di viale Lombardia. I Commissari alla fine del dibattito si sono dichiarati soddisfatti delle risposte ottenute per il fatto che è stato assicurato che gli alberi verranno sostituiti con le stesse essenze.
Il tiglio di Sant'Orso in Valle d'Aosta che ha più di 470 anni |
Caratteristica del tiglio, del salice, delle acacie, del gelso,,, è lo svuotamento interno del tronco dovuto oltre che al tempo di vita anche a parassiti lignicoli (ad esempio il cossus cossus, il cossus ligniperda ed il poliporus sulfureus) che si possono combattere in vari modi con risultati positivi.
Gli alberi che fanno parte dell’arredo urbano vengono solitamente curati, al di fuori del contesto urbano (boschi, foreste…) invece possono essere abbattuti. Se si provvede periodicamente alla capitozzatura delle essenze in questione non ci può essere pericolosità. Nel Parco delle Rimembranze ad esempio ci cono acacie di oltre cinquant’anni: attualmente necessitano di pratica culturale adeguata, altrimenti potrebbero diventare pericolose, non perché malate ma solo perché non adeguatamente curate per mancanza di manutenzione.
A proposito dei tigli considerati malati e abbattuti sarebbe gradito, senza ombra di polemica, ma per arricchire le conoscenze in merito, sapere di quale malattia erano affette e il motivo della loro pericolosità.
Esistono in contestati urbani, anche di pochi abitanti, tigli, ippocastani, platani che sono curati per mantenere viva la storia di tali essenze e che senza dubbio sopravvivono alla nostra esistenza. A tale proposito allego delle foto che mostrano un tiglio che può sopravvivere 470 anni senza arrecare danni alla popolazione: basta che l’uomo si interessi alla sua esistenza e lo salvaguardi.
Massimo Adobati
Consigliere Comunale
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