Se i tagli della Manovra finanziaria nazionale ai danni delle Regioni sono insostenibili, per i Comuni non va certo meglio. Considerando i soli paesi con più di cinquemila abitanti, 443 su 1.500, un terzo di quelli lombardi, il peso della manovra governativa sulle Amministrazioni cittadine è di 1,4 miliardi nel prossimo biennio.
Tra tagli ai trasferimenti e risparmi forzosi imposti, in Provincia di Lecco succederà questo: i quattordici Comuni sopra i cinquemila, cioè quelli già sottoposti al patto di stabilità, subiranno un salasso di 7.641 milioni di euro per il 2011 e di 10.311 milioni per il 2012, per 18 milioni di euro in due anni.
Il colpo più duro lo subisce Lecco, che tra tagli ai trasferimenti e risparmi forzosi dovrà rinunciare a 4,7 milioni in due anni, ma anche Calolziocorte non scherza, dovendo dire addio a 1,3 milioni di euro.
Un taglio che mette a rischio il bilancio di molti comuni e molte famiglie perché i sindaci vengono messi di fronte a due strade: o riducono i servizi o mettono le mani nelle tasche delle famiglie. Salta inoltre il 50% dei contributi per il trasporto pubblico regionale, si riduce del 35% il sostegno alle piccole e medie imprese e agli artigiani e saranno ritardati ulteriormente i tempi di pagamento alle imprese da parte degli enti locali. Altro che padroni a casa nostra! Qui tutto è deciso dal Ministro Giulio Tremonti e la Lega non fiata, anzi, è d’accordo su questo massacro che colpisce tutti senza selezionare tra chi è stato virtuoso e chi ha ben amministrato. Con questa finanziaria si deresponsabilizza chi ha amministrato meglio e si spara nel mucchio. Il Governo e la Regione non hanno voluto ascoltare le nostre proposte quando c’era il tempo per prevenire questo stato di cose. Hanno invece sprecato 20 miliardi su Alitalia, sull’abolizione dell’Ici anche per i più ricchi e sullo scudo fiscale.
Tra tagli ai trasferimenti e risparmi forzosi imposti, in Provincia di Lecco succederà questo: i quattordici Comuni sopra i cinquemila, cioè quelli già sottoposti al patto di stabilità, subiranno un salasso di 7.641 milioni di euro per il 2011 e di 10.311 milioni per il 2012, per 18 milioni di euro in due anni.
Il colpo più duro lo subisce Lecco, che tra tagli ai trasferimenti e risparmi forzosi dovrà rinunciare a 4,7 milioni in due anni, ma anche Calolziocorte non scherza, dovendo dire addio a 1,3 milioni di euro.
Un taglio che mette a rischio il bilancio di molti comuni e molte famiglie perché i sindaci vengono messi di fronte a due strade: o riducono i servizi o mettono le mani nelle tasche delle famiglie. Salta inoltre il 50% dei contributi per il trasporto pubblico regionale, si riduce del 35% il sostegno alle piccole e medie imprese e agli artigiani e saranno ritardati ulteriormente i tempi di pagamento alle imprese da parte degli enti locali. Altro che padroni a casa nostra! Qui tutto è deciso dal Ministro Giulio Tremonti e la Lega non fiata, anzi, è d’accordo su questo massacro che colpisce tutti senza selezionare tra chi è stato virtuoso e chi ha ben amministrato. Con questa finanziaria si deresponsabilizza chi ha amministrato meglio e si spara nel mucchio. Il Governo e la Regione non hanno voluto ascoltare le nostre proposte quando c’era il tempo per prevenire questo stato di cose. Hanno invece sprecato 20 miliardi su Alitalia, sull’abolizione dell’Ici anche per i più ricchi e sullo scudo fiscale.
Governo che spara promesse che non mantiene. Lega accondiscendente, anzi succube, anzi complice che ha abbaiato contro tutti e tutto, finchè non ha affondato i denti nella polpa di "Roma ladrona". Ora stanno zitti perchè hanno da spartirsi il bottino.
RispondiEliminaNon hanno insegnato nulla bossi e i suoi leghisti: sono truffatori nè più nè meno degli altri.
Ma nel marasma politico attuale la gente, con poco sale in testa, presta orecchio alle trombe della lega e del caimano piuttosto che a quelle dell'opposizione, per di più non convincenti.
Sono governati così bene dai leghisti che a Lecco alle elezioni del Sindaco, Castelli è stato trombato al primo turno
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