mercoledì 16 giugno 2010

L'Assessore "tutto chiacchiere e distintivo", intanto i diversamente abili aspettano

Con deliberazione n° 82 datata 01/06/2010 (clicca sui testi in grassetto per accedere alla documentazione) la Giunta ha approvato gli indirizzi per la stipula della convenzione tra il Comune di Merate l’Istituto geriatrico e riabilitativo “G. & C. Frisia” per ospitare il Centro diurno per disabili in attesa della realizzazione del nuovo Cdd presso l’edificio di via Fratelli Cernuschi previa ristrutturazione. Si tratta di un rinnovo dell’accordo firmato nel novembre 2008. Il costo per l’utilizzo di alcuni locali è di 25 mila euro, 2 mila in più di prima. Il prolungamento del contratto di 24 mesi si rende necessario per consentire la sistemazione dell’attuale plesso elementare, un intervento da 2.200.000 euro diviso in due parti. Due anni sembrano tanti, ma non è detto che siano sufficienti. Non è ancora stato approvato il progetto esecutivo dell’opera e non si sa se verranno concessi i contributi richiesti alla Fondazione Cariplo e alla Regione Lombardia per realizzare i lavori. Se invece fosse stata portata avanti l’iniziativa definita durante la precedente legislatura, concordata con i genitori degli utenti del servizio e i referenti delle altre Amministrazioni del Meratese, i ragazzi diversamente abili sarebbero più vicini ad avere uno spazio a loro completamente dedicato e pensato secondo i più moderni e idonei criteri. Invece per molto ancora dovranno accontentarsi di una soluzione di ripiego. A distanza di un anno dal suo insediamento l’Assessore ai Servizi alla Persona Emilio Vulmaro Zanmarchi non è dunque riuscito a portare a termine in maniera compiuta neanche questa priorità. Parla parla, si da un tono, pontifica e utilizza terminologia anglosassone e scientifica, ma alla prova dei fatti non ha combinato niente, tranne accalappiarsi meriti altrui. “Solo chiacchiere e distintivo” lo apostroferebbe Robert De Niro alias Al Capone. Ma forse non è tutta colpa sua. Lui l'Assessore si dice nemmeno doveva farlo, non quello con delega ai Servizi alla Persona, Famiglia e Istruzione (tanto privata e poco pubblica!).

Teo A.

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