Il 7 ottobre i Consiglieri comunali di “Insieme per Merate” Cesare Perego e Achille Panzeri hanno incontrato i componenti del gruppo Persona dell'associazione “Merate in Comune” per affrontare i temi della povertà e della crisi che saranno determinanti nelle prossime scelte politiche e amministrative, anche locale. Era stata sollecitata più volte pure l'istituzione di una apposita Commissione Comunale dedicata alle emergenze sociali ed alle scelte tariffarie sui servizia a Merate, tra le quali quella dei buoni-pasto. Purtroppo la proposta non ha ancora ottenuto alcun tipo di riscontro né di interesse da parte dell'Assessore ai Servizi alla Persona e neppure dai Consiglieri comunali del gruppo di maggioranza Lega Nord – PdL/Forza Italia.
Quali cambiamenti si stanno registrando dal punto di vista delle famiglie in condizioni di vulnerabilità e da cosa derivano? Da anni il principale indicatore per la misurazione della povertà è il dato sulla “povertà relativa”, dato che appare stabile in Lombardia quindi si comincia a pensare che sia un indice che fatichi a cogliere le dinamiche in evoluzione. Occorre anche valutare con rigore metodologico quale sia la reale portata del fenomeno della povertà assoluta.
Nella ricostruzione del quadro delle famiglie in condizioni di vulnerabilità la prima considerazione da fare è quindi connessa al limite dei dati a disposizione.
Gli approfondimenti condotti dall’Ores (Osservatorio Regionale sull’Esclusione Sociale) sono stati in grado di mostrare la forte solitudine relazionale che caratterizza le persone e le famiglie in condizioni di vulnerabilità. Nel rapporto “L’esclusione sociale in Lombardia – terzo rapporto - 2010" si legge che "povertà non è solo assenza di risorse economiche ma anche carenza di relazioni, esiguità di capitale sociale fragilità delle condizioni di salute, ovvero una serie di fattori ch unitamente a reddito e patrimonio influenzano pesantemente la qualità della vita".
Una politica locale/meratese di intervento in questo settore tenga bene presente questo aspetto perché occorre chiedersi se la tradizionale capacità dei paesi di intervenire nel promuovere soluzione attivando reti informali (le parrocchie, le parentele, le amicizie...) stia diminuendo o scomparendo.
I servizi sociali non vengono più investiti da interventi per l’utenza storica, quella caratterizzata da compresenza di molteplici fattori problematici cronici (che significa una presa in carico globale e continuativa nel tempo) oggi compare agli uffici una utenza specifica che ha un bisogno specifico e urgente, una di queste è la casa. La presenza di un lavoro non rappresenta più una garanzia di autonomia. Si assiste così ad una crescente richiesta di aiuto da parte di categorie di persone che presentano carenze di risorse materiali a causa di redditi insufficienti rispetto all’attuale costo della vita e dei servizi, difficoltà che accentuano ma a volte anche originano:
- problematiche e fragilità delle relazioni
- senso di insicurezza
- solitudine
- conflitti
Le Famiglie si trovano in difficoltà non solo per l’accesso , quanto per la permanenza nell’abitazione principale, a causa dei costi onerosi dei canoni di locazione ma anche nella sostenibilità nel pagamento delle rate dei mutui. L’alternarsi di periodi di disoccupazione, la riduzione dell’orario di lavoro, il ricorso a cassa integrazione ha progressivamente portato ad una erosione dei risparmi ed alla difficoltà delle famiglie nell’affrontare spese ordinarie e soprattutto spese straordinarie.
I principali interventi che risultano già attivi in termini di “welfare casa" sono:
- Fondo Sostegno Affitti (nel 2012 è stato azzerato il contributo statale) è stato attivato dalla regione il Fondo Sostegno delle famiglie con disagio economico acuto
- Fondo per chi ha subito sfratti o licenziamento (introdotto nel 2011)
- Mutui agevolati per giovani coppie (-2% del tasso di interesse)
- Patto salva mutui
Relativamente ad il tema casa, le azioni a cui i servizi sono ricorsi tradizionalmente (assegnazione alloggio ERP-erogazione contributi regionali del Fondo Sociale Affitti- intervento economico di sostegno delle spese come utenze ed affitto etc si stanno progressivamente rivelando insufficienti a causa della crescente domanda.
Ciò ha spinto alcuni territori verso la ricerca di soluzioni alternative quali:
- la messa a disposizione di servizi di housing temporaneo (supporto tempestivo ,ma circoscritto nel tempo) Si tratta di soluzioni che vedono l’accesso a strutture e servizi a prezzi calmierati, rivolti a chi non appartiene alle classi che hanno diritto all’accesso ad alloggi di edilizia residenziale pubblica
- costruzione di gruppi /reti sovra comunali finalizzati alla ricerca di alloggi per i quali attivare “affitti concordati” più sostenibili rispetto al mercato attuale.
Nei territori permane un frequente ricorso all’erogazione di trasferimenti monetari seppure con alcune variazioni rispetto agli anni passati:
- diffusione di fondi economici integrativi ad hoc; viene usato per “riduzione di tariffe e rette,erogazione di aiuti e sussidi come buoni spesa, prestiti d’onore, contributi per fronteggiare scadenze”
- crescita del ricorso al microcredito
- azioni di supporto e accompagnamento ad un consumo consapevole
Cesare Perego
Capogruppo Consiliarie di "Insieme per Merate"
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