giovedì 26 aprile 2012

Le preoccupazioni sul deterioramento della Scuola Potenziata

Pubblichiamo la lettera inviata dall'Associzione Dietrolalagna alle Autorità Scolastiche e all'Amministrazione Comune per il rischio di deterioramento della Scuola Potenziata.

Al Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Lecco Dr. Giuseppe Petralia,
Al Sindaco di Merate Sig. Andrea Ambrogio Robbiani,
All’Assessore all’Istruzione ed Educazione del Comune di Merate Sig. Emilio Vulmaro Zanmarchi,
Al Direttore Generale dell’ASL di Lecco Dr. Marco Luigi Votta,
Alla Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo Statale di Merat Dr.ssa Graziella Ferrario,
Al Presidente del Consiglio dell’Istituto Comprensivo Statale di Merate Sig. Ennio Airoldi Merate

Lettera aperta ai soggetti istituzionali titolari del progetto di Scuola Potenziata sul territorio meratese

Con la presente, l’Associazione Dietrolalavagna di Merate intende esprimere tutta la propria preoccupazione per il deterioramento delle condizioni nelle quali si troverà ad operare la Scuola Potenziata attualmente in attività nella nostra Provincia, e per le nostre realtà quali il plesso di Sartirana e la Secondaria di Primo Grado dell’Istituto Comprensivo Manzoni.
È infatti ormai ben nota l’intenzione dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Lecco di rivedere, senza nemmeno attendere in qualche caso i prossimi rinnovi triennali, i termini delle convenzioni in atto, cessando di garantire, nell’ambito della Scuola Potenziata, il rapporto 1:1 tra il numero degli alunni con handicap grave e/o complesso e quello degli insegnanti di sostegno.
Dobbiamo rilevare a questo proposito come anche fino ad oggi a dover garantire di fatto tale rapporto siano state in realtà le scuole. A differenza di quanto ci risulta avvenire in altre realtà lombarde, il nostro Ufficio Scolastico Provinciale si limita infatti a distribuire le risorse umane dedicate alla disabilità tra gli Istituti di propria competenza in modo complessivo e non sufficiente a coprire tutte le necessità. In questo modo le scuole si trovano ad avere il difficile compito di garantire il rapporto 1:1 , che può essere garantito solo distogliendo risorse alle disabilità più lievi. Dal prossimo anno scolastico, comunque, neppure tale inadeguata copertura verrà assicurata.
Non siamo ovviamente i soli ad allarmarci per i drastici tagli di personale che, dopo aver seriamente compromesso la funzionalità della nostra scuola dell’obbligo, mettono ora in forse la sopravvivenza stessa di una Scuola Potenziata che non voglia ridursi a una vuota etichetta o a una semplice enunciazione di buoni propositi.
Vogliamo sottolineare lo spessore del progetto della Potenziata e quelle preziose esperienze ,dipanatesi in anni di lavoro, nate da un pensiero di forte integrazione. Pensiero che vede il disabile quale parte integrante della società e portatore di valori educativi importanti ,quali il rispetto e l’accettazione della diversità come valore fondante della società, con ricadute positive su interi gruppi di studenti.
Lo scorso 30 Marzo si è per esempio tenuta a Cernusco Lombardone, su questo e su altri aspetti dell’attuale stato di sofferenza della scuola pubblica, un’assemblea di amministratori locali, dirigenti scolastici e rappresentanti dei genitori, e anche l’11 Aprile, in occasione di un incontro organizzato a Lecco dall’Ufficio Scolastico Provinciale, non sono mancate prese di posizione critiche da parte dei rappresentanti delle istituzioni scolastiche, degli enti locali e delle associazioni.
Con rammarico ed inquietudine, in entrambe le occasioni, abbiamo riscontrato l’assenza di esponenti della nostra Amministrazione Comunale. Siamo infatti convinti dell’importanza cruciale per il futuro delle nuove generazioni di progetti quali quello della Scuola Potenziata, dei quali solo un’analisi estremamente miope del rapporto tra costi e benefici può indurre a sottovalutare la priorità.
Domandiamo pertanto ai nostri interlocutori che cosa intendano fare per porre rimedio, ciascuno nel proprio ruolo e nei limiti del possibile, a una situazione che apre alla nostra scuola prospettive francamente allarmanti. In attesa di un riscontro da parte vostra, ringraziamo fin d’ora tutti per l’attenzione.

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