lunedì 23 aprile 2012

I tre "no" al nuovo PGT

Pubblichiamo le motivazioni che hanno spinto i Consiglieri Comunali del Gruppo di "Merate Futura" a votare contro il nuovo PGT, motivazioni condivise ed espresse in maniera ancora più decida dai nostri Consiglieri Comunali di "Insieme per Merate"

Dal giorno 11 aprile è diventato operativo il Piano di Governo del Territorio che sostituisce il vecchio Piano Regolatore Generale. "Merate Futura" ha votato contro. Lo ha fatto soprattutto per tre ragioni.
La prima riguarda la quota di edilizia convenzionata prevista. Nonostante la difesa appassionata dell’Assessore e degli estensori noi siamo convinti che le previsioni siano insufficienti. La popolazione di Merate sta invecchiando a velocità superiore a quella della provincia di Lecco. La città ha bisogno di essere animata da un equilibrio intergenerazionale che veda una più consistente presenza di giovani. L’edilizia a prezzi convenzionati è uno degli strumenti che potrebbe favorire il mantenimento a Merate di giovani coppie che spesso si vedono costrette a cercare residenze a prezzi più favorevoli in altri comuni.
La seconda riguarda il Permesso di Costruire Convenzionato (PCC). Il PGT prevede che al rilascio di un PCC oltre ai previsti oneri di urbanizzazione e costo di costruzione si debbano riconoscere al Comune ulteriori oneri “qualitativi” monetizzando o cedendo area. Scelta possibile ma non imposta dalla Legge quindi di responsabilità dalla Maggioranza di governo. Oltre alla difficoltà di definire un criterio di trasparenza affinché chiunque sappia l’ulteriore costo che gli viene richiesto rimane la nostra contrarietà al principio per il quale chi costruisce, dove già l’Amministrazione ritiene possibile, sia sottoposto ad un onere aggiuntivo. In sostanza “si può fare ma risarcisci una sorta di danno ambientale pagando un balzello”.
La terza, la più forte dal punto di vista ambientale, riguarda la possibilità concessa dal Piano di costruire in aree che, quando non già edificate, erano integralmente tutelate con esclusione di nuove costruzioni. Sono aree a nostro parere particolarmente delicate e di pregio che comprendono un’ampia fascia sopra il convento di Sabbiocello fino a Via Podgora. Questa possibilità inoltre non è stata valutata nel calcolo degli abitanti teorici (568) che quindi risulta sottostimata. Tale scelta smentisce le numerose dichiarazioni della Giunta sulla volontà di tutelare e limitare il consumo di territorio. In conclusione un NO convinto a un Piano di Governo del territorio che contiene una insufficiente attenzione al contenimento dei costi delle abitazioni attraverso il ricorso all’edilizia convenzionata, obbliga chi vuole costruire a pagare un onere aggiuntivo e soprattutto apre l’edificazione in aree di pregio ambientale finora tutelate.

Il Gruppo Consiliare di "Merate Futura"

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