Questa mattina, 12 marzo 2012, c'è stato un grave problema per un presunto investimento sulla linea Milano-Lecco-Tirano, che ha provocato il blocco della circolazione in Valtellina, tra Sondrio e Morbegno.
Il treno 2555 (arrivo previsto a Milano ore 8.10) ha accumulato tra Sondrio e Morbegno quasi due ore di ritardo, il 2557 (arrivo previsto a Milano) è arrivato a Morbegno con un'ora di ritardo, il treno successivo da Tirano 2561 non ha potuto che accodarsi agli altri.
Chi si trovava in stazione a Lecco intorno alle 9.00, si aspettava di veder arrivare per primo, in base ai tabelloni, il 2557. Ma il treno non arriva, non arriva. Eppure a Colico aveva "solo" 60 minuti di ritardo, quindi sarebbe dovuto arrivare a Lecco per le 9.00. Alle 9.02 viene invece fatto partire da Lecco, un treno per Tirano, quando il 2557 era finalmente ad Abbadia. Quindi il 2557 ha dovuto attendere l'incrocio ad Abbadia, accumulando ulteriore ritardo. Il 2557 compare finalmente a Lecco solo verso le 9.25. I viaggiatori speranzosi salgono... convinti che in 40 minuti si sarebbe arrivati a Milano. Gli altri, il 2555 e il 2561, seguono a ruota.
Ma ben presto ci si accorge che c'è qualcosa che non va, qualcosa che Trenord sapeva, ma di cui non ha avvisato i viaggiatori, e cioè che il treno deve avere qualche problema, forse un guasto. Infatti si accorgono subito che il treno non prende velocità, e viaggia alla fantasmagorica velocità di circa 40 km/h. La linea è stata nel frattempo percorsa a velocità regolare da altri treni tra Lecco e Milano, quindi non può essere un problema alla linea.
Fatto sta che nessuno si è preoccupato, a Lecco, di avvisare ii viaggiatori che il diretto 2557, tra Lecco e Milano, avrebbe avuto una velocità da lumaca, misurata con gps, di 43 km/h. Questo treno ha peraltro fatto da "tappo" anche agli altri diretti in ritardo, tra cui il 2555, che aveva "sorpassato" a Colico.
Cosa ci voleva a fermare il 2557 a Lecco, ammettendo il guasto e informandone i viaggiatori, e far passare avanti il 2561? Per la cronaca, il 2557 è arrivato a Milano Centrale alle 10.30, con quasi due ore di ritardo. Nessuno si è preoccupato di informare i viaggiatori che il treno avrebbe viaggiato a poco più di 40km/h.
Che ci siano incidenti può capitare. Che questi vengano gestiti male e l'informazione ai viaggiatori deficitaria, che in tali occasioni diviene fondamentale, sia una invariabile costante nonostante tutti i proclami di "attenzione alla clientela", è però imperdonabile.
Giorgio Dahò
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