mercoledì 28 marzo 2012

Approvata la riforma del trasposto pubblico lombardo. Adesso servono le risorse

Lecco gestirà il servizi con Como, Sondrio e Varese

È stata approvata all’unanimità in Consiglio regionale la legge che disciplina il settore del trasporto pubblico in Lombardia. È un buon provvedimento che favorirà la mobilità sostenibile e promuoverà un sistema di governance su aree vaste.
Questa è la prima legge di riforma del sistema del trasporto pubblico locale che arriva in forte ritardo rispetto alle richieste pervenute dal territorio. La responsabilità politica è da imputare esclusivamente a Formigoni che in 17 anni non ha colto la necessità di rinnovare un sistema nevralgico come quello del trasporto regionale.
Il testo approvato è il frutto di un lavoro condiviso: rispetto alla formulazione della Giunta, sono state apportate modifiche importanti e migliorie tecniche. Sono stati accolti nostri emendamenti che correggono punti essenziali dell’articolato.
Innanzitutto è stato ridotto il numero dei bacini da sette a cinque: una rivoluzione nella gestione del trasporto pubblico che migliorerà notevolmente la programmazione su area vasta del servizio e porterà importanti benefici economici e per la mobilità. Un’altra novità riguarda la decisione di trasformare le stazioni ferroviarie in punti di snodo per la mobilità sostenibile: si favorirà così lo scambio ferro-gomma creando le condizioni per una intermodalità diffusa.
La legge prevede il coinvolgimento in prima persona degli utenti. Nella definizione dei contratti di servizio dovranno essere coinvolte per la prima volta in forma obbligatoria le associazioni dei consumatori e i comitati dei pendolari.
La legge da sola non è sufficiente a risolvere le problematiche legate ai disservizi, per questo motivo abbiamo presentato un ordine del giorno, votato in Consiglio all’unanimità, che chiede alla Giunta di reperire maggiori risorse da destinare al trasporto pubblico locale.

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