lunedì 21 novembre 2011

Dove sono i nostri vagoni?

Presentate le modifiche all'orario: ora basta! Prima venga risolto il problema dell'affollamento

Venerdì 18 u.s. sono state sottoposte ai pendolari, da parte dalla Regione Lombardia, alcune proposte di razionalizzazione dell’orario dei treni tra Milano e Lecco. Nella sostanza, si tratta di modifiche minime che, sulla carta, consentirebbero di diminuire di due minuti le percorrenze di alcuni diretti tra Milano Centrale e Lecco, e di un minuto degli S8 Lecco-Milano p.ta Garibaldi via Carnate. I treni diretti da/per la Valtellina farebbero una sosta a Lecco di tre minuti (oggi un minuto), per risincronizzarsi con l’orario a nord di Lecco, che rimarrebbe invariato. Peccato che la situazione peggiori di giorno in giorno: infatti, anche oggi ritardi sino a 50 minuti; il Tirano 2557 (di quelli “riverniciati” con la scritta “Valtellina”) ha accumulato 20 minuti di ritardo, aveva una carrozza chiusa, altre fredde e a Milano Centrale è dovuto intervenire il personale a sbloccare le porte per far scendere la gente!
Come già avvenuto a maggio, l’annuncio delle imminenti modifiche e la convocazione sono stati effettuati con un preavviso di meno di un giorno, e chi era presente doveva controfirmare seduta stante le modifiche d’orario, pena la decadenza del progetto. Una procedura quanto meno discutibile considerati i tempi e le modalità di comunicazione approssimative.
Da anni chiediamo, inutilmente, che le modifiche d’orario siano sottoposte ai comitati sin dalla progettazione preliminare, tenendo conto delle richieste dei pendolari. E sulla nostra linea di richieste inevase pregresse, dal famoso cambio d’orario del dicembre 2008, ne abbiamo parecchie: dall’anticipo dell’ora di arrivo dei treni diretti al mattino a Milano, al ripristino della fermata a Mandello per il treno 2578 (diretto delle 20.20 da Milano) e per il treno 2572 a Varenna (diretto delle 18.20 da Milano), e così via.
Ma oltre a ciò, abbiamo soprattutto evidenziato le condizioni inaccettabili che si verificano a causa dell’affollamento, in particolare sui treni S8 del mattino e sui treni che portano gli studenti a Lecco, tra i quali il tristemente noto 10551 (partenza da Lecco ore 7.09), dove l’affollamento è tale da provocare frequentemente svenimenti. L’affollamento è causato dalla rarefazione dei treni nel periodo di massima punta, attuato dal 2008, (la fascia del 10551, che si prende il carico di due treni) e dalla riduzione, ormai sistematica, di tutte le composizioni. Abbiamo inutilmente chiesto alla Regione, nel corso della riunione, di conoscere quale sia la composizione programmata da Contratto di Servizio dei treni S8 del mattino. Ci arrangiamo quindi con quello che sappiamo, e abbiamo scoperto che, rispetto al lontano 2004, mancherebbero ben 880 posti, con una diminuzione di oltre il 20%. Ecco perché la gente sviene e i treni fanno ritardo! Altro che “correzioni d’orario”: queste modifiche sembrano invece studiate per aumentare la fascia temporale a disposizione degli S8 e stipare la gente come bestie!
Quest’anno abbiamo subito il 20% di aumenti tariffari, e dovremmo ben avere il diritto sia ad un servizio quanto meno dignitoso, sia ad un trattamento più rispettoso rispetto ad esigenze documentate. Ci siamo invece, al solito, confrontati con delle controparti caratterizzate dalle solite risposte vaghe ed evasive, dalla indisponibilità a fornire dati ed informazioni, dal tentativo di scaricare su altri soggetti le responsabilità sul servizio e sugli orari.
Le condizioni di viaggio sui Lecco-Milano del mattino e sui treni che portano gli studenti a Lecco sono veramente divenute, a causa di una irresponsabile diminuzione delle carrozze e della struttura dell’orario, umanamente inaccettabili, da terzo mondo e potenzialmente pericolose. Non può quindi appartenere alle categorie dell’umano rinviare ulteriormente dei provvedimenti su questo tema, e quindi abbiamo deciso di non controfirmare il documento.
Sia chiaro che non accettiamo alcun ribaltamento delle responsabilità, e, anzi, ci riserviamo, se nei prossimi giorni non ci saranno novità positive, di verificare le eventuali rilevanze civili e penali in merito all’affollamento dei treni. ora basta!

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