Tante volte sono intervenuto su di un tema che mi sta molto a cuore e cioè quello dell’autonomia e del federalismo dei nostri Conuni,
L’attacco ai Comuni non è iniziato quest’anno. Il primo atto del Governo Berlusconi-Bossi è stata l’abolizione dell’ICI (unica vera tassa federale) senza un adeguato rimborso ai Comuni e da allora, una serie infinita di provvedimenti disseminati nelle finanziarie 2010-2011-2012 hanno portato i Comuni in una situazione di “moria” dalla quale sarà difficile che si riprendano.
E, fino ad ora, il tanto propagandato “federalismo” non ha sviluppato alcun effetto concreto a favore degli enti locali e lontanissimi mi appaiono per esempio i tempi (1997) della riforma Bassanini che ha rappresentato una svolta per gli Enti locali. Oggi leggi e leggine hanno un respiro corto e non indicano di certo soluzioni strutturali e durevoli.
Alcune delle simulazioni dei centri studi dell’ANCI (associazione Comuni Italiani) ci dicono che complessivamente i Comuni italiani perderanno tra il 2011 ed il 2014 la metà delle risorse delegate dallo Stato e che dovranno rinunciare alla maggior parte dei propri investimenti, già ridotti al lumicino in questi ultimi anni.
La domanda che ci dobbiamo porre è: che fine faranno i servizi erogati ai cittadini, in un quadro di drastica riduzione anche delle risorse per il sociale e per la scuola già effettuata dalle Regioni ai Comuni?
Avrà senso per un sindaco presentarsi agli elettori con un programma elettorale quando poi, di fatto, è “commissariato” nelle entrate e nelle spese da rigide norme finanziarie e di patto di stabilità decise da altri ?
Due anni fa ho scritto una lettera aperta ai cittadini di Casatenovo in cui prefiguravo gli eventi odierni ed ho promesso comunque di continuare a battermi ricercando tutti i possibili interventi a favore della comunità locale e così farò con la mia squadra di Persone e Idee per Casatenovo fino alla fine del mio mandato -
Ma ciò non mi impedisce di indicare delle responsabilità per questa situazione, che è vero ha ragioni internazionali e mondiali e qualche volta storiche, ma che è senza dubbio dovuta a “miopia”, incapacità, demagogia di un asse PDL- Lega che governa l’Italia da circa un decennio con un'ampia maggioranza, con risultati del tutto inadeguati e che sono sotto gli occhi di tutti.
Il futuro dell’Italia dipende molto dai Comuni, dal livello dei loro servizi economico e sociali e dalla possibilità che possano fare la propria parte in questo momento di crisi acuta e grave.
Massacrare i Comuni significa affondare i soggetti più attivi e più vicini ai cittadini!
Antonio Colombo
Sindaco di Casatenovo
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