Forse che il poeta G. Giusti prevedesse la nomina del dottor Gedeone Baraldo a Direttore sanitario del San Leopoldo Mandic quando scrisse la sua poesia “Il Re Travicello”? Proviamo a rileggerne le prime strofe.
Il Re TraviCLo
Al Re TraviCLo
piovuto ai ranocchi,
mi levo il cappello
e piego i ginocchi;
lo predico anch'io
cascato da Dio:
oh comodo, oh bello
un Re TraviCLo!
Calò nel suo regno
con molto fracasso;
le teste di legno
fan sempre del chiasso:
ma subito tacque,
e al sommo dell'acque
rimase un corbello
il Re TraviCLo.
Da tutto il pantano
veduto quel coso,
«È questo il Sovrano
così rumoroso? »
(s'udì gracidare).
«Per farsi fischiare
fa tanto bordello
un Re TraviCLo?
5silea
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