mercoledì 30 dicembre 2009

Più rispetto per i nostri dipendenti pubblici

Dovevano rivoluzionare la “macchina comunale”, ma a distanza di sei mesi non è cambiato nulla, almeno all’atto pratico e del miglioramento dei servizi offerti alla cittadinanza. Pare infatti, e ne siamo veramente lieti, che i cinque funzionari siano stati infatti tutti riconfermati: Dario Ronchi a capo dell’Ufficio tecnico, Rita Gaeni dei Servizi alla persona, Luca Da Ros del settore Finanziario, Annalena Codara degli Affari generali e Donato Alfiniti della Polizia locale. Pare appunto, perché i diretti interessati, nonostante la delega scada a fine 2009, il 31 dicembre, ad oggi non hanno ricevuto ufficialmente notizie per il 2010. Sembra inoltre che il mandato sia nuovamente a termine, sino a giugno. Sarebbe la quarta proroga nel giro di appena sei mesi. Nulla è stato modificato neppure a livello del corpo di vigilanza urbana, nonostante il signor Andrea Robbiani, subito dopo le elezioni, abbia assicurato che entro breve avrebbe sostituito il responsabile e istituito il turno serale. A distanza di sei mesi dal suo insediamento dei pattugliamenti notturni non c’è traccia. a dispetto dei roboanti annunci, rivelatisi per l‘ennesima volta vuota propaganda elettorale. Quello che ci dispiace è il trattamento ingiusto riservato ai dipendenti, tenuti costantemente sotto pressione. Vale per i vertici ai quali non viene accordata fiducia sul lungo periodo, come a dire che restano al loro posto solo perché non si sono trovati sostituti. E vale per gli impiegati, sulle teste dei quali gli esponenti dell’attuale Amministrazione continuano a parlare di spostamenti e riorganizzazione, dimenticandosi che di persone si tratta, con una propria dignità e professionalità, che hanno sempre dimostrato attaccamento e passione al ruolo che svolgono e che spesso hanno dato più del dovuto. Eppure per ringraziamento ad alcuni sotto Natale sono state recapitate lettere di richiamo formale di provvedimenti disciplinari. La storica segretaria del sindaco invece, a pochi anni dalla pensione e dopo una carriera impeccabile, è stata trasferita d’imperio in un altro ufficio, il che suona quasi come una “bocciatura“ o sostenere che sin qui ha ricoperto una mansione inutile. Niente si sa neppure dell’approvazione del contratto decentrato e del pagamento degli incentivi per il trasloco dalla vecchia alla nuova sede municipale, che pure la precedente Giunta aveva previsto. Un ente pubblico non è un’azienda privata: ha fini e metodi di gestione diversi. E' ora di finirla con il "giustizialismo" e atteggiamenti demagogici contro i dipendenti statali, almeno in realtà laboriose ed efficienti come quella di Merate. A chi è chiamato a governare la nostra città chiediamo rispetto e valorizzazione del personale pubblico e di quelli che sono i suoi collaboratori, altrimenti non si capisce come possa nutrire sensibilità verso la popolazione che rappresenta. E si ricordi che anche lui in fondo non è altro che un dipendente assunto e scelto dai meratesi, allo stesso modo di quegli impiegati per i quali dimostra tanta avversione.

Il gruppo di
Insieme per Merate

5 commenti:

  1. Non penso che i nostri impiegati municipali si spacchino la schiena. Credo anzi che il nostro Comune sia molto indietro per ciò che concerne l'organizzazione, la cortesia, la completezza delle informazioni e il servizio complessivo ai cittadini. Inoltre gli orari sono troppo ridotti e gli spazi inadatti. Esistono realtà più ridotte che funzionano parecchio meglio, come ad Osnago. Un po' di sano e giusto "aziendalismo" non guasterebbe per nulla. Appoggio però che le persone non sono pacchi da spostare di qua e di là e che in questo periodo gli enti statali devono dare l'esempio sul rispetto dei dipendenti

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  2. Il problema sta nel manico. Sono i capi di alcuni comparti che dovrebbero essere spostati. A Milano la Moratti ha fatto fuori tutti i dirigenti senza battere ciglio

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  3. Ma mica dovevano cambiare il capitano dei vigili? Parlano parlano e poi non fanno nulla

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  4. Ovvero "Parturient montes, nascetur ridiculus mus". Tradotto:"I monti avranno le doglie del parto, nascerà un ridicolo topo" (Orazio, Ars poetica, verso 139). Complimenti per la note, giuste osservazioni.

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  5. Un po' però gli sta bene agli impiegati, così imparano a fare ostruzionismo e mettere i bastoni tra le ruote ad Albani quando era sindaco. è anche colpa loro se ha perso. lui sbottava e si arrabbiava ma non avrebbe mai rovinato le persone, questi invece non dicono nulla e intanto stanno facendo repulisti di chi non gli va bene.

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