mercoledì 4 aprile 2012

La Regione vuole svendere le strutture sanitare che appartengono alla comunità

La Regione Lombardia, in questi giorni ha presentato un disegno di legge denominato “CresciLombardia” in cui all’articolo 20 stabilisce norme sulla gestione e le eventuali alienazioni dei patrimoni delle strutture sanitarie (ospedali, ASL, poliambulatori, centri psichiatrici). In buona sostanza vuole mano libera per vendere queste proprietà che sono in gran parte frutto delle eredità di privati e di impegni (mutui e fideiussioni) degli enti locali, non appartengono quindi solo alla Regione Lombardia ma a tutta la comunità.
Basta entrare nei presidi ospedalieri di Bellano e Merate e nel vecchio ospedale di Lecco per leggere sulle pareti i nomi dei benefattori e dei Comuni donatori. Da quando la Regione ha centralizzato la gestione delle strutture sanitarie escludendo i Comuni e le comunità locali dalla programmazione sanitaria le donazioni sono quasi sparite. Non è una scelta che riguarda solo gli ospedali, ma anche gli ex Enti Morali. Fa parte dell’ansia di Roberto Formigoni di tappare buchi che una eccessiva apertura di ospedali e centri residenziali ha creato e non ha soldi per investire sulla sanità moderna, cioè sulla medicina territoriale.
Quindi la Regione non può decidere da sola sul destino dei patrimoni di ospedali e Asl. Per questo ogni scelta relativa alla loro alienazione o dismissione deve essere compiuta con il coinvolgimento delle direzioni delle Asl e dei Comuni, oltre che della Terza commissione sanità.
Il Gruppo Regionale del P.D., ha chiesto che l’articolo 20 sia stralciato dal progetto di legge e che la norma sia trattata in un altro progetto ad hoc e questo solo dopo essere stata discussa nelle commissioni competenti, prima fra tutte la Terza, come non è accaduto fino ad oggi.


Ambrogio Sala
Coordinatore del Forum Sanità e Sociale
Federazione Provinciale PD Lecco

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