sabato 25 settembre 2010

Strisce pedonali di bassa Lega

Provocazione leghista del Sindaco Andrea Robbiani, notoriamente seguace del Carroccio? E’molto difficile pensare altrimenti quando ci si trova di fronte alla nuova segnaletica stradale che deturpa con strisce bianche su fondo verde il centrale viale Lombardia e non solo quello. Data la concomitanza con i fatti di Adroo risulta difficile pensare che il Primo cittadino, improvvisamente preoccupato dell’incolumità di pedoni ed automobilisti, abbia scelto un tale colore per sollecitare i più orbi a fare attenzione agli attraversamenti. Che significato si può dare a questo ripresentarsi del colore verde come sfondo per strisce e dossi sulle strade di Merate? Che la città è in mano alla Lega? Ma se la maggior parte della Giunta è targata Pdlforse sarebbe stato meglio aggiungere un po’ di azzurro. Mentre nei paesi limitrofi si studia l’inserimento di arredi urbani in modo da rendere la città più piacevole, perché il bel viale alberato del nostro centro città deve essere deturpato da quel verde di una tonalità oltraggiosa? Chi transiterà per Merate ci riderà alle spalle e non credo proprio che giudicherà positivamente il Sindaco che ha introdotto una novità così discutibile nella segnaletica della città. Per il momento i Meratesi guardano e scuotono il capo. Un Primo cittadino dovrebbe pensare al decoro della sua città e non ad affermare la propria appartenenza politica imbrattandone le strade.

Luciana Vidili

venerdì 24 settembre 2010

La rivoluzione ecologica parte dalla Brianza

Comincia oggi la seconda edizione della Fiera del Sole.

Apre oggi la seconda edizione della Fiera del Sole a Osnago, grazie all’impegno congiunto dei Comuni di Agenda 21 meratese e della Provincia. La Pubblica amministrazione può svolgere il positivo ruolo di l’innesco del cambiamento: questo è il senso dei forti incentivi statali – ai privati ma anche agli Enti locali – a favore delle energie rinnovabili. Bisogna mettere in moto un mercato, la Pubblica amministrazione può svolgere il ruolo di positivo traino in tal senso.
Osnago è da sempre attenta alle energie rinnovabili: basti pensare al parco di veicoli elettrici e ibridi comunali, al solare termico installato nei diversi impianti sportivi del paese, al solare fotovoltaico recentemente posizionato sul tetto della Scuola Elementare, al progetto di parco solare fotovoltaico e di pensiline fotovoltaiche a cui stiamo lavorando.
Ma le fonti rinnovabili sono valide solo perché sussidiate? Non è più così. A fine luglio uno studio della statunitense Duke University Usa ha annunciato un “historic crossover” tra nucleare e solare: ora un kWh di solare costa meno di uno di nucleare! Il mercato c’è, il sole è fonte rinnovabile e che non produce scorie, i progressi tecnologici proseguono: il futuro è delle pellicole fotovoltaiche da installare su ogni superficie utile.
Nucleare e solare sono due filosofie opposte di produrre energia: grandi impianti centralizzati contro piccoli impianti diffusi, competizione per le materie prime a fronte di una fonte illimitata e rinnovabile, grandi interessi economici concentrati contro un’ economia diffusa. Si tratta di passare da un’economia di competizione a un’economia di cooperazione.
Nel nostro piccolo possiamo e dobbiamo essere parte di questa rivoluzione:. Questo vuole essere la Fiera del Sole: l’impegno di Comuni e Provincia per offrire a cittadini e alle aziende idee di applicazione, possibilità di incontro con produttori e installatori, chiarimenti normativi affinchè cresca e si sviluppi anche nel meratese il mercato delle energie rinnovabili.

Caso "Fomas": l'attuale Amministrazione è supina rispetto alle posizioni dell'azienda

Innanzitutto trovo singolare che ad una interrogazione presentata da un Consigliere Comunale al Sindaco risponda un imprenditore, è vero che in questi ultimi anni si fatica a capire la differenza tra interessi privati e politica ma forse non era opportuno.
Della lunga lettera del dott. Guzzoni condivido la quasi totalità di quanto scritto, sono d’accordo sulla utilità di usare il pozzo per fornire acqua all’attività produttiva e credo che l’iniziativa sia assolutamente meritevole, non ho mai sostenuto il contrario. Non saprei dire se qualcuno vorrebbe che Fomas Group se ne andasse da Merate, personalmente non ricordo di aver mai espresso questo auspicio che non corrisponde al mio pensiero.
Sgomberato il campo dalla cornice di sospetti e intenzioni inesistenti vediamo qual è il merito della questione.
Il dott. Guzzoni è sicuramente un ottimo imprenditore, conosce il suo lavoro ed ha una visione positiva del futuro, Fomas Group è una grande azienda che legittimamente compie scelte indirizzate a garantire l’attività, gli utili e anche i posti di lavoro. Da un imprenditore è quanto ci si deve aspettare e nessuno chiede al dott. Guzzoni di fare altro che il suo apprezzato lavoro. Per contro l’Amministrazione Comunale ha il dovere, il compito, l’obbligo di tutelare il territorio, gli interessi del Comune e quelli dei cittadini, anche su questo credo che non ci debbano essere dubbi.
Come amministratore comunale eletto dai cittadini mi preoccupo, perciò, che le scelte delle aziende siano compatibili con la vita dei residenti e che al giusto guadagno degli imprenditori si accompagni un ritorno positivo per il Comune. Se sono stato costretto ad intervenire in merito alle scelte di Fomas Group non è quindi per pregiudizio nei confronti del dott. Guzzoni, ma perché ritengo che l’attuale Amministrazione Comunale abbia un atteggiamento rinunciatario e sia in posizione supina rispetto alle scelte dell’azienda.
Ribadisco che in occasione dell’intervento di ristrutturazione complessiva l’azienda non ha mantenuto l’impegno di realizzare gli spazi sociali promessi e l’Amministrazione Comunale ha rinnunciato a pretenderli; dire queste cose e chiedere il rispetto di quanto promesso significa voler cacciare un’azienda? A me sembra che significhi semplicemente fare il proprio dovere di rappresentante dei cittadini.
Oggi l’azienda sta realizzando un intervento che, grazie al pozzo di proprietà comunale, le consentirà di risparmiare parecchie decine di migliaia di euro all’anno, come si rileva dai dati che il dott. Guzzoni ha riportato. Chiedere che una quota significativa di questo risparmio, anziché solo i 6.000 Euro proposti, entri nelle casse del Comune di Merate significa voler cacciare l’azienda o bloccarne lo sviluppo? Secondo me significa semplicemente fare il proprio dovere di amministratore pubblico che si preoccupa del bene comune e che cerca risorse per dare sevizi ai cittadini, senza sottostare al continuo ricatto di chi minaccia di andarsene se non ci si inchina ai suoi voleri.
Augurandomi di aver chiarito il senso dei miei interventi e augurandomi uno scatto di orgoglio dell’Amministrazione Comunale ringrazio per l’attenzione e porgo distinti saluti.

Roberto Riva
Consigliere comunale di "Insieme per Merate"

Bonaccia in rete

Cercando società di informatica attraverso i motori di ricerca ho visto la segnalazione "Northwind - New media communication - Internet, Design, Software...".  Kansas City? (So' forti 'mericani aoh, avrebbe esclamato Sordi). Vado sul sito e vedo che la società indicata è, più modestamente, di Trezzo d'Adda. Scorgo anche il portale indica "A breve online il nuovo sito" e allora mi sono ricordato che quel "breve" risale a quasi un anno fa, quando la "Ventodelnord" fu contattata dal Comune di Merate per il rifacimento del proprio sito internet istituzionale. Non ho più seguito la faccenda e me ne ricordo solo quando accedo al portale dell'Amministrazione meratese e lo vedo sempre nelle stesse condizioni; forse che la "Northwind", impegnata nell'allestimento del proprio sito non abbia tempo di badare a quello del Comune di Merate? Lo allestirà entro i prossimi quattro anni? Qualcuno mi aggiorni, per favore!

P.E.

La rimandiamo a vedere i precedenti post pubblicato su questo blog in merito alla vicenda, specialmente quello intitolato "Progetto di comunicazione Meratenews e le verità non dette" da cui poi dovrebbe riuscire a ricostruire l'intera vicenda. Sostanzialmente il contratto con la società "Northwind" non era valido perchè non l'amministratore non godeva dei requisiti necessari per una consulenza con gli enti pubblici per una condanna penale. In realtà è parso tanto il pretesto per fare retromarcia da parte del Sindaco. Molti aspetti purtroppo non sono mai stati chiariti, a partire da quello sul reclutamento della persone che aveva cominciato a operare in Comune. Purtroppo anche i nostri Consigliri comunali si sono accontentati di risposte di circostanza e hanno lasciato correre...

La Redazione

giovedì 23 settembre 2010

Colori in libertà

Sono rimasto deluso dalla ricognizione fatta sui dossi e sugli attraversamenti pedonali, che la stampa locale aveva annunciato essere stati dipinti in verde padano; in realtà si tratta di uno scialbo color turchese, nè verde padano, nè azzurro cielo. Non si sa quale ne sia la ragione, ma girano voci di lunghe discussioni in seno alla Maggioranza che hanno portato ad un compromesso in base al quale gli azzurri, al fine di arginare la bulimia semiotica della Lega Nord per l' Indipendenza della Padania, hanno ottenuto di diluire il verde con un po' di celeste: da qui il non esaltante risultato.
E pensare che la la norma è chiara, infatti il DPR 495/92 Regolamento attuativo del Codice della Strada, come modificato dal DPR 610/96 all'Art.197 Comma 4 recita:
"Sulle strade dove vige un limite di velocità inferiore od uguale a 50 km/h si possono adottare dossi artificiali evidenziati mediante zebrature gialle e nere parallele alla direzione di marcia e di larghezza uguale sia per i segni che per gli intervalli e visibili sia di giorno che di notte".

Ernesto Passoni

Ferie lunghe e settimana corta

Un’amministrazione parla attraverso gli atti ufficiali che esprimono orientamenti e scelte che poi vengono tradotti in interventi, lavori pubblici, servizi… Scorrendo tra le pagine del sito internet verde speranza-aspettaesperachepoisavvera del Comune di Merate sembra che la Giunta pidiel-leghista non sia ancora rientrata dalle vacanze estive perché le ultime deliberazioni pubblicate risalgono al 2 agosto, più di un mese e mezzo fa. Possibile che in tale lasso di tempo il Signor Sindaco e gli Assessori non siano stati chiamati ad assumere una decisione, fornire delle indicazioni, dare delle direttive…? Così tra ferie lunghe e settimana corta, come già sottolineato, a dispetto delle promesse elettorali che annunciavano rivoluzioni e cambiamenti, stringi stringi è stato fatto poco o niente. Chissà cosa direbbe il loro Renatino Brunetta se lo venisse a sapere.


Marco Casati

Cinquemila firme a difesa della scuola pubblica

La Maggioranza di Merate non si è ancora impegnata ufficialmente a sostenere il documento.

Il Ministero dell'Istruzione, il Direttore Generale per la Politica Finanziaria e di Bilancio, i Presidenti della Regione Lombardia e della Provincia di Lecco, l'Ufficio Scolastico Regionale e quello Provinciale. Questi i principali destinatari dell'ordine del giorno "Difficoltà finanziaria nelle scuole", documento promosso dal coordinamento dei genitori dei Consigli di Istituto del Meratese in occasione dell'assemblea pubblica organizzata nello scorso mese di maggio per avviare la campagna di sensibilizzazione nei confronti della grave situazione, non solo economica, in cui versano gli Istituti Comprensivi del territorio. "La minaccia al ruolo istituzionale della scuola - precisa l'ordine del giorno - negli ultimi anni si è concretizzato con tagli di organico, disattenzione all'integrazione dei bambini con disabilità e stranieri, mancata erogazione dei fondi di istituto per le supplenze, funzionamento ed offerta formativa". Un documento sostenuto da oltre 4700 firme (vedi file firme in link: http://www.mediafire.com/file/01fcflfyhj1p6sc) raccolte dai genitori dei Consigli di Istituto dei Comprensivi di Robbiate, Brivio, Cernusco Lombardone, Merate, Olgiate e Rovagnate. Una realtà che raccoglie complessivamente 6000 alunni delle scuole dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado e che si spende con grande impegno in favore dell'educazione e della formazione umana e culturale dei ragazzi. Dell'iniziativa sono state interessate anche le Amministrazioni Comunali che costituiscono il bacino d’utenza dei 6 consigli d’Istituto. Di questi i consigli comunali di Airuno, Cernusco Lombardone, Lomagna, Montevecchia, Osnago, Calco, Olgiate, Paderno, Robbiate, Verderio I., Verderio S., Perego, Rovagnate e S. Maria Hoè. hanno discusso e deliberato a sostegno della mozione. Il comune di Imbersago la porterà in Consiglio entro il mese di settembre, mentre i comuni di Brivio, Castello Brianza e Merate non hanno ancora proceduto in tal senso. L'auspicio è che in queste prime battute del nuovo anno scolastico tutti i Comuni recepiscano questa istanza, con l'obiettivo di promuovere in sinergia, presso gli organi istituzionali competenti, "ogni forma di azione al fine di rimborsare i residui attivi che le scuole vantano nei confronti del Ministero, rivedere i criteri di rilevazione del fabbisogno per le supplenze brevi, garantire per tutti gli istituti scolastici una dotazione adeguata per le spese di funzionamento e per l'arricchimento dell'offerta formativa, vincolare i soldi provenienti dai contributi volontari delle famiglie al solo sostegno dell'offerta formativa".

I Presidenti dei Consigli d’Istituto del Meratese
Benedetta Trabucchi (CdI Olgiate), Antonella Gilardi (CdI Rovagnate),
Flavio Riva (CdI Robbiate), Ennio Airoldi (CdI Merate),
Franco Riva (CdI Brivio) e Alvaro Pelà (CdI Cernusco)

IL TESTO DELL'ORDINE DEL GIORNO

Al Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca
Al Direttore Generale per la Politica Finanziaria e di Bilancio
Al Dirigente dell’Ufficio scolastico Regionale per la Lombardia
Al Dirigente dell’Ufficio scolastico Provinciale di Lecco
Al Presidente della Regione Lombardia
Al Presidente della Provincia di Lecco
All’Assessore alle Politiche Scolastiche della Provincia di Lecco
Ai Sindaci e agli Assessori alle Politiche Scolastiche
e p.c.
Agli organi di stampa nazionali e locali

I presidenti dei Consigli di Istituto del meratese riuniti in comitato, dando voce alle sollecitazioni dei genitori che rappresentano, intendono esprimere alle S.V. la propria preoccupazione di fronte alla grave situazione, non solo economica, in cui versano tutti gli istituti. Nella sola Provincia di Lecco, per evitare onerosi contenziosi e riconoscere i diritti delle persone, le scuole hanno anticipato competenze dello Stato per circa 5 milioni di euro che pesano sui bilanci come residui attivi e nessuno sa quando verranno restituiti alle scuole
stesse.
Siamo consapevoli che la situazione di esposizione economica è gravissima a livello di tutti gli istituti scolastici nazionali ma questo dato non allevia la situazione delle nostre scuole, che si sono trovate a dover approvare il Programma Annuale 2010, senza aver ottenuto risposte urgenti ed efficaci per arginare il rischio di paralisi dell’attività didattica e amministrativa, con drastiche ricadute sul diritto allo studio.
Da cittadini rispettosi della Costituzione riteniamo doveroso ricordare:
  • l’articolo 3 che stabilisce: “….È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana...”;
  • l’articolo 34 che sancisce: “La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi...";
  • l’articolo 33 che recita: “...Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato...”;
L’alienazione del diritto, del cittadino, del bambino, del lavoratore, di fatto penalizza il più debole violando i principi democratici di uguaglianza sanciti dalla nostra costituzione, fa germinare il pensiero che istruzione e cultura siano privilegi elitari e fa dimenticare che solo una coscienza collettiva, aperta e critica, può garantire una crescita ed un futuro al nostro paese. La minaccia al ruolo istituzionale della scuola si è concretizzato negli ultimi anni con tagli di organico, disattenzione all’integrazione di bambini con disabilità e stranieri, mancata
erogazione dei fondi di istituto per supplenze, funzionamento e offerta formativa, di fatto non supportando con strumenti efficaci e reali la missione strategica dell’istruzione.
Considerato quanto esposto, ed evitando di rimarcare tutte le criticità e le incertezze economiche e finanziare che gli ICS devono affrontare, chiediamo alle S.V. di promuovere ogni forma di azione presso gli organi istituzionali competenti al fine di:
  1. rimborsare i residui attivi degli anni 2006-2009, con un piano di rientro pluriennale programmato e certo;
  2. rivedere i parametri sulla base dei quali sono state assegnate le risorse, in modo che si possano assicurare finanziamenti atti a garantire agli alunni il diritto allo studio;
  3. rivedere i criteri di rilevazione del fabbisogno per supplenze brevi e saltuarie e assicurare le risorse adeguate;
  4. garantire per tutti gli istituti scolastici una dotazione adeguata per spese di funzionamento e le risorse adeguate per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa (legge 440/97) affinché si possa, tra l’altro, effettivamente perseguire obbiettivi di intercultura ed integrazione al fine di limitare la dispersione scolastica;
  5. vincolare i soldi provenienti dai contributi volontari delle famiglie a soli scopi di sostegno e ampliamento dell’offerta formativa e non a coprire carenze di bilancio per altre voci che competono esclusivamente al Tesoro e al Ministero.
Certi della Vostra attenzione e in attesa di un Vostro riscontro, porgiamo distinti saluti.

mercoledì 22 settembre 2010

C'è verde e verde

Dopo la scuola di Adro griffata Lega Nord, a Merate arrivano gli attraversamenti pedonali di colore verde, verde padano naturalmente, come il sito internet dell‘Amministrazione comunale. Non è una novità assoluta invero: una piccolo assaggio lo hanno potuto gustare già l’anno scorso i cittadini di Pagnano con la realizzazione degli attraversamenti pedonali di “don Arnaboldi avenue”. Stante l’enorme successo dell’impegnativa sperimentazione adesso la tonalità è stata estesa ovunque. I gusti sono gusti e il verde rientra tra le opzioni previste dal codice della strada ma la scelta cromatica pare abbia una forte connotazione politica, finanche partitica. Spiace che il responsabile parrebbe essere l’assessore ai Lavori pubblici Massimo Panzeri, solitamente equilibrato e attento più alla sostanza che non a queste buffonate, perché di buffonate si tratta. Spendere denaro pubblico e tempo per dipingere i dissuasori è anche un brutto segnale per la popolazione: con tutti i problemi presenti e passati da risolvere quello del colore dei dossi era meglio venisse lasciato per ultimo, quando proprio non rimaneva più niente da mettere a posto. Non è poi bello che ad una cittadina venga data una così spiccata connotazione di parte. La lista “Andrea Robbiani Sindaco” non rappresenta l’intera popolazione perché è stata votata nel suo complesso dal 40% degli elettori. Il 60% la pensa diversamente. Il divario cresce ancora se si prende in considerazione solo il consenso attribuito al Carroccio. Merate è di tutti, non dei leghisti, del pidiellini, dei democratici e Merate non può e non deve essere identificata con la Lega Nord. E se proprio amano tanto il verde che pensino a quello della natura con scelte urbanistiche coerenti non a quello delle righe per terra, perchè c'è verde e verde: quello padano e quello dellas Brianza.

Redazione

Difetti ipertecnologici verde padano

Martedì 21 settembre, cioè ieri, si è riunita la Commissione Ambiente e Territorio. L'ho saputo per caso. Sul sito dell'Amministrazione comunale, alla consueta voce "convocazioni" infatti non c'era nulla; ho cercato anche sul portale Meratenews: nulla neppure lì. La stessa cosa vale anche sulle assemblee pubbliche con la Giunta nelle frazioni che, perlomeno, sono state annunciate su qualche manifesto cartaceo. Ma la comunicazione elettronica, superinformatica ed ipertecnologica non doveva essere il vanto dell'attuale Amministrazione meratese? O forse, data l'età, sono io non in grado di navigare nel verde padano sito comunale?
Pazienza, bisognerà che inforchi la bicicletta per andare visionare periodicamente gli avvisi, sulle riunioni istituzionali, all' Albo pretorio.


E.P.

martedì 21 settembre 2010

I CHiPs

Viaggiano sempre in coppia, come i Chips. Sono anche vestiti uguale: stivaloni dark da motociclisti, pantaloni elastici, occhiali da sole a goccia,sia che ci sia il sole sia che piova. Bè, qualche dettaglio di differenza magari esiste anche, come la polo blu al posto della camicia cachi e la patacca con lo stessa del Comune invece che quella della California Highway Patrol. E pazienza anche se loro vanno in giro con una Mazda e non in sella ad una Kawasaky 1000 come loro. L’effetto retrò è comunque garantito. Ma se gli agenti Francis Llewellyn Poncherello, al secolo Erik Estrada e Jonathan Baker alter ero cinematografico di Larry Wilcox almeno ogni tanto quando le esigenze di servizio lo richiedevano si separavano, non si comprende perché i nostri valenti tutori dell’ordine debbano stare sempre insieme quando sono incaricati di sorvegliare l’ingresso e l’uscita degli alunni alla nuova scuola elementare del Pozzetto. Rimangono lì piantati davanti all’ingresso, ambedue fermi. Nel frattempo alla rotonda di via Alcide De Gasperi gli automobilisti sfrecciano e ignorano i passaggi pedonali su cui attraversano i bambini e gli stressati genitori parcheggiano praticamente sulla pista ciclabile senza che nessuno dica niente… Non sarebbe meglio che uno si discostasse di qualche metro per dare un occhio anche lì? Possibile che il sergente Getraer-Tacchettino non abbia dato istruzioni in merito ai suoi subalterni? Ah è vero, alle 8.10 è un po' presto, nessuno così lo ha mai visto in via Montello negli orari di punta…

M.R.

Il Comitato per le Energie rinnovabili alla Fiera del Sole

E' possibile firmare a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare “Sviluppo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili per la salvaguardia del clima.

Il Comitato per le Energie Rinnovabili (
clicca sui testi evidenziati in grassetto per accedere ai rimandi) - costituito da cittadini, movimenti, associazioni, forze politiche, sociali e sindacali – sarà presente alla Fiera del Sole di Osnago il 24, 25 e 26 settembre per raccogliere le firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare “Sviluppo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili per la salvaguardia del clima”. L’obiettivo è di stimolare il Parlamento a discutere linee di politica energetica compatibili con le direttive e gli standard europei, capaci di indicare un’alternativa agli attuali modelli di consumo e di produzione di energia.
E’ necessaria e urgente una svolta radicale e globale nelle politiche energetiche a favore delle fonti rinnovabili e di usi razionali ed efficienti dell’energia. La impongono il tendenziale esaurirsi del petrolio, più in generale delle fonti non rinnovabili e la drammatica accelerazione dei cambiamenti climatici. O si agisce subito o alla crisi economica e sociale, che sta sconvolgendo la vita di miliardi di donne ed uomini, si intreccerà sempre di più quella ambientale e climatica. Entrambi i problemi per essere risolti obbligano a notevoli discontinuità ed innovazioni nelle politiche economiche, in quelle fiscali ed industriali e negli stessi comportamenti e stili di vita delle persone.
Da subito vanno prese decisioni politico programmatiche per avviare una globale e graduale transizione dall’attuale dipendenza dalle fonti fossili verso l’uso razionale ed efficiente delle fonti energetiche rinnovabili, pulite e prive di effetti collaterali se non quello di sostituire le importazioni di petrolio con lavoro ed occupazione, che nel 2020, nella sola Italia, potrebbe contare oltre 300.000 nuovi posti di lavoro. E’ questa la strada su cui si è incamminata l’Europa con la decisione unilaterale e vincolante per i suoi stati membri di ridurre, entro il 2020, le emissioni climalteranti del 20% realizzando, entro la stessa scadenza, un aumento sempre del 20% sia dell’efficienza energetica sia del utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili. Si tratta di impegni vincolanti a cui anche il nostro paese e l’Europa sta chiedendo conto all’Italia di quali siano i nostri piani e quali progressi sono stati compiuti nell’uso delle fonti rinnovabili. L’approvazione di questa legge consentirebbe a questo paese di conquistare una reale autonomia energetica perché da un lato promuovendo usi razionali dell’energia ne ridurrebbe il fabbisogno e dall’altro perché produrrebbe l’energia necessaria con le uniche fonti di cui l’Italia resterà sempre veramente ricca: cioè il sole, il vento, le biomasse, la forza dell’acqua fluente e il calore che scorre sotto terra.
Mettere l’Italia al passo dell’Europa e inserirla fra i paesi che guidano la lotta ai cambiamenti climatici è una straordinaria opportunità per uscire dalla crisi economica, creando nuovi posti di lavoro e ponendo le basi per uno sviluppo durevole, sostenibile e per una migliore qualità di vita.

Marco Molgora

Sintesi della proposta di legge sulle fonti energetiche rinnovabili

L’attuale impianto normativo italiano non è in grado di consentire al paese di realizzare gli obiettivi assegnati al nostro paese dal pacchetto clima EU. Con questa proposta di legge di iniziativa popolare si intende contribuire a colmare questo deficit e ad offrire un quadro normativo adeguato e in grado di recepire la direttiva.
In estrema sintesi la legge all’articolo 1 stabilisce le finalità di politica energetica fondata sulle fonti rinnovabili ed escludendo l’uso del nucleare all’articolo 2. L’articolo 3 chiarisce, dopo l’esperienza negativa del Cip6 e delle fonti assimilate, quali siano le vere fonti rinnovabili e fra queste quali sono sostenibili e quali no, ammettendo all’incentivazione solo quelle sostenibili. L’articolo 4 stabilisce che la produzione di energia elettrica e di calore da fonti rinnovabili sostenibili, cosi come gli usi razionali ed efficienti dell’energia, sono da considerarsi attività di pubblica utilità. Per questa ragione hanno entrambe diritto ad una equa e giusta remunerazione che compensi l’energia effettivamente prodotta o quella risparmiata, ma anche i vantaggi ambientali che entrambe incorporano, non emettendo gas nocivi al clima o inquinanti l’aria che respiriamo. L’articolo 5 afferma che l’energia elettrica prodotta con fonti rinnovabili deve essere, da parte del gestore, immessa obbligatoriamente in rete. L’articolo 7 punta a far compiere al Paese un passo deciso per migliorare la propria efficienza energetica: un piano di riqualificazione degli edifici che ne riduca i consumi di elettricità e calore e sposti le attività del settore edile verso la manutenzione e riqualificazione del già costruito abbandonando la cementificazione del territorio. L’articolo 10 richiede interventi di adeguamento della rete elettrica a favore delle rinnovabili e stabilisce che la proprietà e la gestione della stessa debbono essere pubbliche. Infine per quanto riguarda la mobilità, l’articolo 13 intende favorire scelte capaci di sottoporre il territorio italiano ad “una cura del ferro” per spostare la mobilità di persone e merci dalla gomma al ferro, su tram, metrò, treni, e al cabotaggio sulle autostrade del mare, concentrando in questa direzione le scelte e gli investimenti infrastrutturali anziché su strade ed autostrade e trasporto individuale.
Per realizzare gli obiettivi di questa legge emergono come fonti di finanziamento: il conto energia, la Tobin tax che potrebbe anche contribuire a regolare il mercato finanziario mentre si potrebbero usare a fini sociali le entrate della tassazione volta a scoraggiare la speculazione, l’istituzione di un fondo speciale presso la Cassa Depositi e Prestiti per adeguare gli edifici pubblici.

lunedì 20 settembre 2010

Il razzismo è come la droga

L'Assessore provinciale alla Cultura contro il titolare di una macelleria islamica. Per le sue dichiarazioni razziste dovrebbe essere sostituito

Il Giornale di Merate del 14 settembre nell’articolo “Macelleria islamica , la Lega chiede controlli severissimi” (
clicca sui testi evidenziati in grassetto per accedere ai riferimenti) riporta una lunga serie di dichiarazioni del segretario della Lega Nord di Robbiate, Marco Benedetti, nonché Assessore Provinciale alla Cultura, di stampo razzista.
Cosa esprime il lombardo? Pur concedendo che un islamico possa aprire un’ attività commerciale (bontà sua che non si scagli contro la scelta di uno straniero di entrare nel commercio per fare concorrenza ai brianzoli), lo accusa (senza conoscerlo) di manifestare “
assoluto rifiuto di integrarsi con le comunità locali” perché ha scelto (come dappertutto avviene in Europa) di riportare nell’insegna la dizione di “macelleria islamica”. Poiché il commerciante che apre la macelleria è islamico “sono legittimi i timori che questo, come molti altri sedicenti esercizi, possa trasformarsi in ricettacolo di svariate attività illegali”.
La Lega vigilerà che il Comune faccia rispettare le regole che devono essere uguali per tutti”. Come i seguaci del Sole delle Alpi ci hanno abituato da lungo tempo, nell’eroico tentativo di difendere l’identità locale, dalla non conoscenza di un fatto o tradizione, (ciò che non conosco io non serve, vedi la funzione di una macelleria islamica) si passa all’accusa di pericolo (chi non si assimila è un nemico) con finale soluzione ottenuta introducendo un divieto (vedasi campagna contro i kebab).
Queste dichiarazioni sono gravi perché l’autore non sta facendo discorsi in generale, ma li dirige verso una persona, dichiarando incautamente, che il suo esercizio commerciale potrebbe trasformarsi in luogo dove si svolgono illegalità. Certamente un uomo politico, selezionato dalla nuova classe dirigente provinciale per esercitare il compito di Assessore alla Cultura conosce la signora Miep Gies. La signora olandese quando le chiesero perché avesse nascosto i Frank, rischiando di essere deportata, rispose "Mi sembrava fosse perfettamente naturale farlo".
E’ parecchio tempo invece che queste dichiarazioni appaiono perfettamente naturali. Il razzismo è come la droga :qualcosa di cui non ci libereremo mai, una imperfezione del cervello e dell’anima che va curata continuamente per impedire una ricaduta.
Ecco perché un Assessore ala Cultura di tale spessore andrebbe cambiato.


Cesare Perego
Capogruppo consiliare
di Insieme per Merate

Niente di nuovo sotto il sole di Brugarolo

La Giunta pidielciellina-leghista meratese giovedì 16/09 ha inaugurato il tour presso le frazioni per l'illustrazione del nuovo Pgt, così come pensato allo stato attuale. Chi pensava, tra i cittadini, di avere notizie di rilievo sullo stato del territorio, sul futuro della frazione sarà ovviamente rimasto deluso: nessuna iniziativa, nessuna novità, nessun sogno.
Passati i clamori della campagna elettorale con l'attacco all'elettrodotto "Fomas", oggi tutto diventa routine e passa in silenzio. Chi prima sbraitava perchè colpito nei propri interessi personali, oggi tace di fronte al cavidotto che lambisce molte più abitazioni che nelle versione precedente; ma tant'è così è la politica e così si procede. La serata si è aperta con una carrellata di ogni Assessore che ha illustrato le numerose opere realizzate, i numerosi accordi sottoscritti, i grandi trattati imbastiti...insomma, una rivoluzione! Una rivoluzione che però nessuno a percepito se come esempio da esportare, per vivacità e vitalità, si prende la neonata associazione di Cassina il cui fine nemmeno i cassinesi sanno spiegare! Insomma, hanno parlato tanto e bene, spacciando però per novità interventi programmati da tempo o di normale amministrazione che vengono realizzati da anni.
La parte del Pgt avrebbe dovuto essere centrale, almeno secondo le aspettative , ma, ovviamente, in una frazione dove resta ben poco da decidere (a meno di futuri e futuribili colpi di scena) nessuno pare ormai esserne interessato. Ecco le principali novità di Piano:
  • conferma dell'area industriale di via Bergamo (come da vecchio Prg): capannoni per 40.000 mq che interessano un'area a ridosso delle vie di comunicazione, distanti dal centro di Brugarolo, e quindi marginali (operazione peraltro di attuale difficile realizzazione);
  • trasformazione commerciale di un'area di fronte alla "Betonvilla", di proprietà della famiglia Moretti: forse l'intervento più errato perchè interviene in una zona sulla quale si dovrebbe innestare la futura bretella con cernusco Lombardone, aggiungendo traffico ad una intersezione di per sè pericolosa per l'affaccio diretto degli autocarri sulla sede viaria;
  • tentativo di acquisire, grazie all'intervento di privati premiati dal Pgt, di due aree frontiste allo stadio comunale; operazione tesa all'allargamento del centro sportivo che non prevede, però, l'acquisizione dell'area di maggior estensione e quindi, così come ideata, zoppa;
  • conferma dell'edificabilità residenziale dell'area Bonanomi, in fondo alla Via XXV Aprile, che tante polemiche aveva sollevato ma che viene comunque confermata;
Nessun cenno, invece, alla probabile trasformazione residenziale dell'area confinante ai nuovi alloggi di edilizia convenzionata, in Via Pertini, che dovrebbe essere ceduta per reperire liquidità (area interessata dall'interrogazione del nostro Consigliere comunale Roberto Riva sugli orti comunali). Un'operazione siffatta ricalcherebbe, nei fatti, l'operato della Giunta Perego.
Grande enfasi è stata data al tema ambientale, in una frazione a natura industriale, con l'ipotesi di dotare la Polizia locale di strumentazione per il controllo dei gas di scarico degli autocarri intransito, ed al tema della sicurezza stradale, con la paventata idea di realizzare passaggi pedonali rialzati lungo la Via XXV Aprile.
In conclusione: nulla di nuovo in un panorama di concreta staticità.

G.A.

domenica 19 settembre 2010

Sottopasso di Pagnano sott'acqua: un rischio per la popolazione

Pubblichiamo il testo dell'interrogazione depositata dal nostro Capogruppo Cesare Perego sui recenti allagamenti causati dal torrente Molgora che ha rotto gli argini ed è tracimato, con particolare riferimento alla situazione di Pagnano, dove appena piove più del normale il nuovo sottopasso in località Nibbio si allaga.

(Il sottopasso di Pagnano allagato; clicca sull'immagine per ingrandirla)

Alla c.a. del Sindaco del Comune di Merate
Sig. Andrea Ambrogio Robbiani

Oggetto: Interrogazione - a norma degli Art. 51, 52 e 53 del “Regolamento del Consiglio comunale e delle Commissioni Cconsiliari” del Comune di Merate - relativa alle esondazioni del Torrente Molgora.

Premesso che:
  • nel “Rapporto Ambientale Preliminare” - all’interno del Documento di Piano di Governo del Territorio del Comune di Merate presentato nel luglio 2010 per l’adozione - viene riportato a pag.41 che nell’anno 2007 è stato approntato un “Progetto di riqualificazione ambientale del Torrente Molgora;
  • tale Progetto, oltre ad uno scopo di riqualificazione ambientale, intende anche intervenire per “la formazione di aree di esondazione per diminuire il carico idraulico durante le alluvioni”.
Premesso, inoltre, che:

come riportato nel documento stesso: “Gli ambiti di dissesto in generale non interferiscono con le zone abitate, ad eccezione di alcuni punti lungo il Torrente Molgora in cui sono localizzati alcuni pozzi, una cabina del metano e l’impianto di depurazione comunale in disuso. I sopralluoghi effettuati durante i periodi di precipitazioni intense hanno permesso di identificare i tratti dove si ha il fenomeno dell’esondazione in corrispondenza di alcuni punti critici ove la sezione di deflusso si restringe (vedi figure 26‐29)”.

Ricordando che:
  • in conseguenza delle recenti forti precipitazioni del mese di agosto 2010 si sono verificati importanti fenomeni di esondazione del torrente Molgora che hanno interessato diverse zone del territorio comunale;
  • particolare situazione di gravità si è verificata nella Frazione di Pagnano dove il sottopasso ferroviario è risultato allagato per l’intera sua altezza, superiore a 3 metri;
  • l’altezza raggiunta dall’acqua ha superato il livello di posizionamento dei quadri elettrici atti a comandare sia il sistema di pompe che la segnaletica di allarme (semaforo), rendendoli, pertanto, nell’emergenza, non funzionanti.
Facendo osservare che:
  • quanto accaduto nel mese di agosto nel sottopasso di Pagnano dimostra che questo punto della viabilità meratese presenta un elevato rischio per i cittadini che si trovassero a transitare nel corso di piogge torrenziali;
  • l’attuale sistema semaforico di avviso della pericolosità è insufficiente poiché la sua presenza non ha l’impatto visivo necessario ad avvisare gli automobilisti, tant’è che molti dei fruitori abituali del sottopasso non ne avevano notato la presenza (ed a maggior ragione si può dire degli occasionali utilizzatori del sottopasso);
  • che la posizione dei quadri elettrici è, nell’evidenza dei fatti, troppo bassa e richiede una diversa collocazione;
gli interroganti chiedono:
  • di conoscere, con adeguata documentazione, lo stato di esecuzione di quanto previsto dal Progetto di riqualificazione del Torrente Molgora del marzo 2007, in particolare per quanto riguarda il fenomeno delle esondazioni;
  • di sapere l’entità della spesa ad oggi effettuata in relazione all’ammontare preventivato in Bilancio per gli interventi previsti dal progetto in oggetto;
  • di mettere in atto un migliore sistema di segnalazione di pericolo in caso di esondazione;
  • di intraprendere opportune e tempestive azioni per mettere in sicurezza il sottopasso, spostando ad altezza più elevata i quadri elettrici, precisando la tempistica di intervento.
Per la presente interrogazione non è richiesta risposta scritta.

Ringraziando, salutiamo distintamente

Il Gruppo Consiliare di Insieme per Merate
Cesare Perego, Giovanni Battista Albani, Gabriella Mauri,
Achille Panzeri e Roberto Riva