sabato 12 novembre 2011

Comunicare nell'era delle tele-comunicazioni

Ascoltando l’ultimo Consiglio Comunale, tenutosi il 10 novembre, due cose sono risaltate all’orecchio dello spettatore ignaro: la decisione di non devolvere il gettone presenza a favore di chi ha subìto una calamità naturale e la variazione di bilancio.
Dirà il lettore che una variazione contabile, un esercizio da ragionieri, non può impressionare. Invece l’assessore Massironi ci ha spiegato che la municipalità meratese spende 18.000 (diciottomila!) euro all’anno di telefono. Si è “scusato” dicendo che lui aveva previsto una riduzione e invece c’è stato un aumento. Non è cosa di cui scusarsi, è invece cosa da indagare! Non ha senso pensare che sia “colpa” dell’assessore, ha senso invece responsabilizzare la dirigenza politica, cioè tutta la giunta, affinché si appronti un piano di risparmio. Non ho dati alla mano, ma a memoria circa 4.000€ sono dei plessi scolastici, tanto per dire.
Ecco, in nome della trasparenza amministratore-cittadino, pubblichiamo sul sito del Comune i dettagli di questo genere di cose, basta una tabellina con le voci di spesa e una sintetica motivazione. Vale per il telefono e vale per tutto: l’elettore si farà un’idea. Magari sono spese sacrosante, magari sono inèzie, magari sono sprechi. Non lo possiamo sapere perché non abbiamo informazioni. Basta poco per migliorare la percezione negativa della macchina pubblica, tante volte basta comunicare (ma sugli errori comunicativi di questa Amministrazione, dal sito internet al periodo di carta nelle cassette della posta, abbiamo ormai detto tutto).


Edoardo Zerbi

venerdì 11 novembre 2011

I Consiglieri devolvono il gettone di presenza agli alluvionati, tutti tranne uno

Il Sindaco Andrea Robbiani durante il Consiglio Comunale di giovedì sera ha proposto di devolvere il gettone di presenza agli alluvionati liguri. I nostri Consiglieri Comunali di Insieme per Merate hanno subito condiviso l'apprezzabile proposta, come accaduto in passato per i terremotati d’Abruzzo e le popolazioni colpite da altre calamità naturali. Il Consigliere Comunale di Maggioranza Giambattista De Gaspari invece, iscritto alla Lega Nord come il Primo Cittadino, unico tra tutti, si è opposto all’iniziativa senza degnarsi di spiegare il motivo che pure dovrà esserci. Ognuno è libero di agire come crede e la beneficenza e la solidarietà non possono diventare un obbligo, ma contributo unanime a chi ha perso tutto sarebbe stato un segnale positivo di vicinanza delle istituzioni alle vittime dell’alluvione in Liguria.

Max

giovedì 10 novembre 2011

La gita è finita

In molte scuole saltano le gite per protesta. Ma a rimetterci sono solo gli studenti e gli operatori

Anche quest'anno, come lo scorso, molti e molti collegi docenti d'Italia hanno deciso di sospendere i viaggi di istruzione (leggi: gite) delle proprie scuole per protesta contro i tagli firmati Gelmini (tra i quali peraltro figura proprio l'abolizione della diaria che spettava a chi si prestava ad accompagnare i ragazzi durante le visite d'istruzione). Il secondo anno di fila in cui ripetiamo una protesta doverosa ma con una forma che alla fine danneggia solo i ragazzi e gli operatori del settore. Nessun altro.
Alle famiglie generalmente tange poco che i figli non se ne vadano a spasso con la scuola, tanti colleghi sotto sotto sono persino contenti: non ne avevano più voglia e si sono tolti un peso.
Proprio per i motivi appena accennati trovo sia un modo di manifestare il dissenso sbagliato, impreciso, poiché credo che mai la protesta per i miei diritti (di insegnante) debba ledere in qualche misura i loro diritti (di studenti). Anche se si dirà che i viaggi d'istruzione si rivelano poi spesso viaggi di distrazione, anche se, anche se... le gite erano un momento bello e significativo, se non altro di aggregazione, servivano, comunque, a completare la grande esperienza della scuola. In istituti come quelli in cui insegno io, che sono ad indirizzo turistico, servono per avvicinarsi alla materia viva del futuro lavoro.
Peccato, quindi, perché credo ci siano altri modi per arrivare più incisivamente alle famiglie, se è questo lo scopo. Peccato, infine, ed è quanto mi dispiace più di tutto, perché tra le mie classi ce ne sono alcune che se lo meriterebbero davvero, di fare qualche giorno fuori dall'Italia a vedere il mondo, e che invece si apprestano a terminare il loro ciclo di studi non avendo mai avuto il piacere di assentarsi da scuola, con la scuola, per più di ventiquattro ore.

Alfio Sironi

mercoledì 9 novembre 2011

Alcune proposte per un piano di sviluppo ecologico e la mobilità dolce

Pubblichiamo per opportuna divulgazione le Osservazioni al Piano di Governo del Territorio depositate dal Consigliere Comunale di Maggioranza Massimo Adobati che ha avuto la cortesia di inviarcele.

Al Comune di Merate
Piazza degli Eroi, 3 Merate
C.a. Egr.Sig. Sindaco Andrea Ambrogio Robbiani
C.a.egr. Assessore Urbanistica e Territorio Avv. Andrea Valli

Oggetto: Osservazioni al PGT delibera n° 28 del 28/07/2011 Adozione P.G.T. AI SENSI DELLA L.R. N. 12/2005 COMPRENSIVO DELLO STUDIO GEOLOGICO E STUDIO DEL RETICOLO IDRICO MINORE.

Valutazione ambientale strategica e piano di sviluppo turistico,
ecologico, sportivo e per la mobilità dolce

I seguenti punti sono soluzioni per uno sviluppo sociale nell’ambito di una maggiore possibilità di conoscenza del territorio dal punto di vista turistico e ambientale e nello stesso tempo permettono delle attività sportive a vario livello alla popolazione residente e non.

Percorsi
  • Utilizzare il vecchio percorso ferroviario per fare una pista ciclabile come da accordi fra comuni interessati al raddoppio e la provincia
  • Creare il percorso verde di collegamento con la pista ciclabile o percorso vita e famiglia dal comune di Imbersago al comune di Olgiate Molgora.
Nel dettaglio: partenza dalla località “Respiro” passando per la “Gattafame” e arrivando in zona cimitero di Merate per proseguire per via Cornaggia e in via Allende fino al parco delle Piramidi con due alternative. La prima attraversando un tunnel sotto la strada Statale che sbuca in località Vizzago, da cui percorrendo il nuovo sentiero di comunicazione verso via dei Promessi Sposi sino al sottopasso ferroviario e raggiungere la località San Giorgio, proseguire verso la località il Nibbio sino alla Cascina Regondino che si trova già nel Parco di Montevecchia. La seconda è attraversando la Statale sul marciapiede in corrispondenza della rotonda di Pagnano, proseguendo per via Cappellina fino alla Fontana di Pagnano dove si prende il sentiero a sinistra che si congiunge con quello dell’alternativa uno in località Vizzago.
  • Percorso Arlate – Olgiate Molgora passando per la località Grugana sul sentiero di confine con Calco e si sbuca in via Falcò da cui ci si collega con il percorso circumlaquale del lago di sartirana, oppure si prosegue fino al cimitero di Sartirana e s’imbocca via Cristoforo Colombo e quindi si entra in via Limito e percorrendo il sentiero principale nel bosco che porta a Cicognola da dove è possibile percorrere il vialone della Villa Perego e si arriva alla strada Statale per Lecco e da qui attraversando in corrispondenza della rotonda si entra in via della Tazza fino alla Fontana di Pagnano per poi congiungersi con il percorso già evidenziato.
Se si percorre la circumlaquale alla foce del lago di Sartirana, si attraversa via don Consonni e si attraversa il torrente Ruschetta immettendosi sul sentiero rettilineo che porta al muro delle ville Cedri e Subaglio. Se si svolta a sinistra, si percorre tutto il sentiero che lambisce il muro di villa Subaglio unendosi poi in via Cornaggia sul percorso sopramenzionato Imbersago – Olgiate Molgora. Se si svolta a destra, si percorre tutto il sentiero che lambisce il muro di villa Cedri fino in via Monte Grappa e dopo un breve tratto su quest’ultima s’imbocca la via che porta a villa Perego unendosi con il sentiero Arlate – Olgiate Molgora.

Area di Gestione

Questi percorsi devono essere segnalati da opportuna segnaletica verticale indicante le località e le direzioni con le distanze anche negli spazi verdi attrezzati per la sosta o l’attività agonstica. Inoltre nelle zone di percorrenza su strade comunali, provinciali o statali deve esserci anche la corretta segnaletica di sicurezza e d’indicazione orizzontale. E’ opportuno un coinvolgimento per la divulgazione e lo sviluppo di ulteriori progetti le associazioni come la Pro Loco, il CAI e la Riserva del lago di Sartirana. Inoltre il comune di Merate dovrà provvedere alla gestione della manutenzione ordinaria dei suddetti percorsi, al controllo dello stato di efficienza.
Ringraziando per l’attenzione,
Porgo cordiali saluti

Dott. Massimo Adobati
Consigliere Comunale

Giovedì si riunisce la Commissione Servizi alla persona

Giovedì 10 novembre alle 18 presso la sede municipale al secondo piano è convocata la Commissione Servizi alla persona con i seguenti punti all'Ordine del Giorno:
  1. Lettura e presa d'atto del verbale della seduta precedente
  2. Modifica Convenzione e Statuto di Retesalute
  3. Comunicazioni dell'Assessore Emilio Zanmarchi
  4. Varie ed eventuali
Invitiamo quanti possono, in specie chi si occupa dele settore, a presenziare all'incontro.
Insieme per Merate

martedì 8 novembre 2011

Il crocifisso come feticcio: la crisi "mistica" della Lega

Sull’obbligo di esposizione del crocefisso nei locali della Regione, le opposizioni del centrosinistra hanno abbandonato l’Aula. E non poteva essere altrimenti di fronte a un provvedimento così imbarazzante per strumentalità e ipocrisia. Tralasciamo il fatto che non c’è competenza regionale per legiferare in materia. E tralasciamo anche la palese lesione dei principi di laicità dello Stato e libertà di culto. Ma non è davvero possibile accettare la pantomima del centrodestra sulla difesa della tradizione religiosa e sulla promozione dei principi del cattolicesimo. C’è una bella differenza tra esporre e imporre. Il crocefisso insegna ad accogliere. E invece questa legge è stata proposta, argomentata e votata dagli stessi leghisti che solo ieri, in Piemonte, si sono rallegrati per lo sgombero dei rom sul lungofiume a opera del maltempo, mentre ancora si piangevano i morti di Genova, Napoli e dell’Elba. Alla faccia del rispetto per la vita umana. Dagli stessi leghisti che hanno pesantemente e in più occasioni attaccato il cardinale Tettamanzi e, più in generale, la Chiesa. Dallo stesso Popolo delle Libertà che tutto può fare fuorché ergersi a difesa di una morale violata nei fatti. Non sarà certo una croce inchiodata in Aula a cancellare l’utilizzo ormai noto che di questo simbolo religioso è stato fatto proprio da una consigliera del Pdl, oggi non a caso assente. Il punto è che si nasconde dietro un feticcio il vuoto di valori. Ne passa di strada tra il simbolo, qui brandito come una clava, e la pratica. Anche nella sala operatoria della clinica Santa Rita, così, per fare un esempio. C’era un crocefisso appeso al muro. E’ mancato l’esercizio della cura.

Consigliere Regionale dell'Italia dei Valori

La lotteria del PGT: vincono i soliti fortunati, ma il conto lo paghiamo tutti

Quello che succede a costruire troppo in questi giorni è tragicamente sotto gli occhi di tutti. Quello che purtroppo è fatto è fatto. Ma fa specie leggere nel PGT di Merate che si vuole costruire lungo via Bergamo che si allaga ogni volta che viene un temporale. O a Cassina Fra’ Martino in via San Marcellino dove i campi diventano un lago se piove per due giorni. O alla Diana a ridosso della Statale in cui si era aperta una voragine perché le fognature vecchie non reggono più. Il PGT poteva essere uno strumento per ripensare anche a questi aspetti del territorio: attraverso le compensazioni, che so, si poteva “spostare” alcuni edifici che insistono in zone sensibili in altre meno soggette a rischi idrogeologici, prevedere la sistemazione dei sottoservizi, pensare a “prati urbani” in centro per lo sfogo delle precipitazioni atmosferiche. Non siamo Genova, Pozzuoli, la Toscana, ma nel nostro piccolo assistiamo ai disastri dell’urbanizzazione a Pagnano, a Pianezzo, alla Sbianca, sulle strade che si trasformano in fiumi in piena perché i tombini sono insufficienti e i muretti delle recinzioni o dei marciapiedi non consentono alla pioggia di defluire. I sottopassi ferroviari insegnano. Ma niente, nessun accenno. E’ la solita estrazione del lotto che premia chi ha qualche appezzamento di terreno o fabbriche dismesse perché ha spostato la produzione all’estero. Fortunati quelli che vinceranno l’edificabilità, tanto il conto lo pagheremo tutti. Del Sindaco Andrea Robbiani ho apprezzato che era per l’”opzione 0” quando stava in minoranza, adesso invece si costruisce ancora e dove non si dovrebbe. Poco, è vero, ma ogni metro quadrato di asfalto o cemento in più è solo peggiorativo.

Marco Airoldi

lunedì 7 novembre 2011

Le nostre osservazioni al PGT

Pubblichiamo le Osservazioni al Piano di Governo del Territorio adottato dal Consiglio Comunale di Merate il 28 luglio 2011 presentate dal nostro Gruppo di Insieme per Merate

A-Documento di Piano

Osservazione 1
ATR2 - L’ambito di trasformazione individuato con ATR2 - pari a 10.320 mq (con realizzazione di 2.320 mq di slp su due piani = 23 abitazioni) su via S. Marcellino in fraz. Cassina Fra Martino - definito in art 14 delle “Disposizioni di attuazione” come “in continuità e coerenza rispetto all’esistente ed a completamento di una struttura urbana prevalentemente residenziale”, non è l’unico ambito che risponde a queste caratteristiche e che sia stato oggetto di richiesta di cittadini per la trasformazione in residenziale. Rileviamo, tuttavia, che nel testo del DpP non appare alcuna motivazione che renda tale ATR coerente con le scelte e le determinazioni del Piano né si motivano le ragioni per la quale l’istanza presentata dalla proprietà riceva, unica tra molte dello stesso tenore, parere favorevole. Nel paragrafo 4-“Le scelte e le determinazioni di Piano” si legge: “Tenuto conto delle dinamiche demografiche, dell’obiettivo del contenimento del consumo di suolo e della contestuale domanda di qualità insediativa, il dimensionamento delle previsioni insediative teoriche è stato determinato tenendo conto di interventi di valorizzazione dei tessuti insediativi esistenti con il completamento di aree intercluse e la chiusura di margini urbani, di sostituzione di tessuti industriali situati in aree prevalentemente residenziali e della possibilità di contribuire a mitigare le criticità idrogeologiche e ad adeguare le carenze infrastrutturali e dei servizi esistenti per la qualità urbana". Che quanto sopra citato possa avere qualche attinenza con il caso dell’ATR2 lo si può attribuire solo al concetto di “chiusura di margine urbano”. Riteniamo, però, che la natura di questo confine non sia semplicemente geografico , ma abbia caratteristiche tali da appartenere a pieno diritto all’area di tutela ambientale sovra comunale che viene definita come “corridoio ecologico”. Segnaliamo, inoltre, la presenza di criticità idrologica connessa con la falda affiorante. La Carta dalla fattibilità geologica allegata ai Documenti di Piano, infatti, classifica l’area in sottoclasse 3c: ”fattibilità con consistenti limitazioni per la ridotta soggiacenza delle superfici di saturazione o presenza di falde sospese in aree caratterizzate da terreni a scadenti caratteristiche geotecniche in superficie”. E’ opportuno ricordare che la precedente edificazione residenziale realizzata in via Marconi, ambito confinante a questo ATR2 che si vorrebbe col PGT rendere edificabile, ha provato la consistenza della criticità del regime delle acque. Facciamo notare, poi, che nella Relazione Illustrativa del Piano delle Regole, nel paragrafo dedicato alla qualità paesaggistica, in Fig.11 si documenta con immagine di una “ vista rilevante dal punto di vista paesaggistico –ambientale”. Inoltre, nell’Allegato sub A del Documento di Piano, dove viene presentato ATR2, sono riportate le viste da via Marconi e da via Alessandro Volta dell’ambito oggetto della edificazione residenziale previsto nel PGT: si tratta della stessa area giudicata di rilevante valore ambientale nella Fig.11. Pensiamo pertanto che, data la rilevante valenza ambientale dei 10.320 mq presentati come esempio di valore da tutelare, la nostra contrarietà all’attuazione dell’ambito in oggetto sia condivisa dagli Estensori. La nostra osservazione richiede di stralciare tale ATR2 per l’ubicazione entro il corridoio ecologico nel rispetto del quale l’intervento fu tolto nell’ultima Variante di PGT (confermato da sentenza TAR).

Osservazione 2
ATR3 - Destinazione non residenziale di 46.500 mq (accesso da via Bergamo)
“L’intervento è finalizzato alla realizzazione di edifici destinati ad attività produttive ed attività di servizi direzionali dotati di spazi per parcheggi privati e pubblici. Il nuovo insediamento dovrà rispettare i parametri delle Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (APEA) come da riferimento D.Lgs 112/1998 e riferimento regionale (D.G.R. n.6/49509/2000) e provinciali (P.T.C.P. Prov.di Lecco).” Come prescrizione attuativa richiediamo che l’obiettivo di favorire l’accessibilità all’area con miglioramenti della viabilità venga affrontato prima di procedere alla realizzazione dell’insediamento industriale. Chiediamo che la cessione di aree a standard funzionali pari al 10% slp proposta sia incrementata.

Osservazione 3
Richiesta di introdurre un paragrafo nel DdP dedicato agli edifici con coperture realizzate con materiali che contengono amianto, ai sensi della legislazione regionale. Esiste un censimento delle costruzioni di tale tipologia presenti nel territorio del Comune di Merate? Si fa riferimento al “Piano Regionale Amianto Lombardia (PRAL)”, elaborato a seguito dell’art. 3 della l.r. n. 17 del 29 settembre 2003, è stato approvato con D.G.R. VIII/1526 del 22.12.05 e pubblicato sul BURL n. 3 - 2° supplemento straordinario del del 17 gennaio 2006. Il PRAL si è posto una serie di obiettivi tra cui il completamento del censimento dei siti con presenza di amianto e la rimozione dell’amianto dal territorio regionale. Le azioni per il raggiungimento degli obiettivi sono monitorati dal Nucleo Amianto e sono stati condivisi durante la Conferenza Regionale Amianto tenutasi lo scorso 26.11.08, promossa dalla Direzione Generale Sanità, con la partecipazione delle Direzioni Generali Qualità dell’Ambiente, Reti e Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile e ARPA Lombardia.”
E' stato approvato il protocollo che stabilisce i nuovi criteri per valutare le condizioni delle coperture in cemento amianto, al fine di individuare gli interventi (monitoraggio o bonifica) previsti dal PRAL.

Osservazione 4
Verifichiamo che il suggerimento presentato con nostro precedente testo del 30 settembre 2010 relativo al sistema infrastrutturale sovra comunale è stato solo blandamente recepito. Nella versione adottata del DdP al punto 4.6. Determinazione delle modalità di recepimento delle eventuali previsioni prevalenti contenute nei piani di livello sovracomunale (art. 8, comma 2, lettera f) si legge in merito alla variante 342: “Il tema dell’individuazione di un corridoio infrastrutturale, lungo la direttrice Milano-Lecco, alternativo all’attuale strada SR 342 dir è attualmente al vaglio dell’Amministrazione Comunale, che da tempo dialoga con gli enti coinvolti per la definizione di una soluzione progettuale sostenibile in senso ampio”. Il testo rivisto, si limita a segnalare un generico interessamento dell’Amministrazione comunale al tema dell’alternativa all’attuale tracciato della SR 342, senza che venga dichiarato proprio parere motivato o meglio ancora senza prevedere azioni che portino alla eliminazione del tracciato dalla cartografia provinciale. La variante alla Sr 342 dir fra Cernusco Lombardone (Esselunga) e la via del Calendone, prevista dal PTCP è stata oggetto di analisi da parte degli Estensori del Piano Generale del Traffico Urbano (Ing. Andrea De Bernardi - Studio Polinomia) che hanno quantificato nel solo 25% l’effetto drenante rispetto al traffico attuale: tale valutazione ne ridimensiona in modo significativo la necessità. Essa, inoltre, andrebbe ad attraversare, in trincea o in galleria, la valle del Molgora in una zona di pregio, in parte inserita nel Parco Regionale di Montevecchia. Chiediamo, quindi, che il PGT si esprima in modo più esplicito riguardo l’eliminazione di detta ipotesi, facendo riferimento alle analisi dello Studio Polinomia.

Osservazione 5 
Nel punto 1.2 Paragrafo 3 (pag. 230) Lo scenario strategico di Piano. Punto 6 si legge: “Qualificare i tessuti edilizi incentivando lo sviluppo di nuove tecnologie biocompatibili e per il risparmio energetico operando per:
  • promuovere l’adozione di nuovi regolamenti edilizi orientati a sostenere l’introduzione di nuove tecnologie (bioarchitettura) ed a promuovere una sostanziale riqualificazione energetica del patrimonio edilizio;
  • ridurre e mitigare gli effetti dell’Impermeabilizzazione dovuta ai nuovi insediamenti prevedendo misure per la realizzazione di sistemi di raccolta delle acque piovane al fine di rallentare il deflusso delle acque meteoriche ai corsi d’acqua superficiali;”
Sostituire il passo citato con: “Dare piena attuazione all’Allegato tipo energetico-ambientale al Regolamento Edilizio”, laddove non superato dalla subentrata normativa sovra comunale, eventualmente rendendolo più stringente riguardo agli interventi facoltativi.” Alle specifiche aggiungere: “Riguardo al recupero degli edifici e come suggerito dalla Regione Lombardia, deliberare sconti sugli oneri di urbanizzazione in funzione dell’entità dell’intervento, della valenza ambientale e della classe energetica raggiunta”.

Osservazione 6
1.5.2 Inquinamento elettromagnetico e luminoso
Aggiungere alla declaratoria il seguente testo: “Dare completamento alle azioni di adeguamento dei corpi illuminanti come previsto dal Piano Regolatore dell’Illuminazione Pubblica (PRIC). In particolare sostituire i punti luce non a norma con lampade al sodio (alta o bassa pressione) che, emettendo luce gialla (monocromatica), determinano un inquinamento luminoso filtrabile dagli strumenti di osservazione astronomica, a differenza degli attuali tipi “LED” in commercio che, emettendo luce bianca (pluri cromatica), determinano un inquinamento non filtrabile dagli stessi strumenti.”

Osservazione 7
Sarebbe opportuno che il PGT desse indicazioni in ordine alla eliminazione dei cartelloni pubblicitari posti in fregio alle strade sovra comunali, nel territorio comunale, così come attuato nel confinante Comune di Cernusco Lombardone. Tali cartelloni non qualificano certo il paesaggio e costituiscono motivo di distrazione per gli utenti della strada.
Vedi anche riferimento presente nel Piano delle Regole punto 2.1.3
33.4 Corridoio di connessione fra il Parco di Montevecchia e della Valle del Curone ed il Parco Adda Nord. VP4 Alla dicitura “ Sono vietati:” aggiungere: l’installazione di cartelloni pubblicitari, sui due lati, in fregio alla SR 342 Dir. (da Cicognola ai confini comunali); i cartelloni esistenti saranno tolti al termine dei contratti relativi.

B-Piano delle Regole

Osservazione 8
In Allegato A del PdR -:”Tabella di sintesi delle possibilità di intervento nei Tessuti urbani consolidati” - si trovano nelle colonna denominata “ Indicazioni puntuali” riferite ai seguenti tessuti alcune note di cui indichiamo modifiche da realizzare:
  • 1.1 R2a ampliamento Villa dei Cedri, è nota da eliminare perché era riferito ad intervento nella versione del PGT del Luglio 2010 oggi modificata.
  • 1.2 Ampliamento area vendita Auchan: nel tessuto P5 - “Tessuto a prevalente presenza commerciale, terziario e direzionale” - riferito ad ampliamento delle superfici tecniche di vendita per un massimo di 2.000 mq di SLP, le modalità di intervento ammesse parlano di verifica della componente geologica (art 37). In tale ambito, e precisamente il lato di via Bergamo su cui sussiste il parcheggio della vasta area commerciale, si verificano da decenni gravi e frequenti disagi dovuti all’allagamento di grandi tratti della via stessa.
Chiediamo che, per l’attuazione di tale ampliamento, venga richiesta la realizzazione di intervento di incanalamento delle acque a definitiva bonifica della situazione.
  • 1.3 Tessuto VR: “verde di rispetto e di salvaguardia ambientale” il documento ammette di realizzare mantenimento dell’esistente con aumento max. 100 mq nel caso di contenimento energetico, parcheggi pertinenziali, ed indica che attrezzature sportive private sono ammesse con limitazione;
Chiediamo di specificare cosa si intende come attrezzature sportive e di quale ingombro.

Osservazione 9
Ambiti di Completamento (AC) AC1 (angolo via Fratelli Cernuschi, Maria Gaetana Agnesi)
L’intervento considerato di riqualificazione dell’esistente attività agricola (vivaio), prevede 3.200 mq di slp per realizzare 3 piani di edifici. Lo standard di qualità di 5.380 mq previsto, va reso disponibile sul fronte di via Fratelli Cernuschi e non all’interno. Solo in tal modo si configura come spazio a beneficio della collettività. Una collocazione interna in realtà acquisisce una valenza di area a verde pertinenziale al residenziale che si andrebbe a costruire. Già lo standard di legge (1152 mq) che si utilizza come parcheggio sul lato opposto di via Agnesi rispetto al residenziale , appare più un beneficio dei residenti di tale comparto, che di altri. Identica valutazione si fa riguardo all’ipotesi di introdurre un percorso ciclo pedonale interno tra via Agnesi e via Mascagni. La direttrice storica della mobilità in ingresso a Merate è su via Fratelli Cernuschi e quindi è su di essa che va mantenuta anche la sede di percorso di mobilità lenta. Si consideri anche l’opportunità che offre in tal senso la ristrutturazione del’area ex scuola primaria prossima sede del CDD. Chiediamo di prevedere che il 50 % dei volumi residenziali siano destinati ad edilizia convenzionata.

Osservazione 10
Aree di Completamento AC2 - recupero manifattura Diana
“Le Aree di Completamento sono caratterizzate da interventi di diversa dimensione su cui verificare, sulla base del costo delle eventuali aree da cedere la monetizzazione e/o la cessione di aree strategiche dal punto di vista insediativo. In tutti questi casi è previsto un contributo, differenziato per complessità di intervento e sensibilità dell’area oggetto di trasformazione, con aree e opere finalizzate a migliorare la qualità insediativa al fine di perseguire l’interesse pubblico generale. Le norme per le Aree di Completamento sono integrate da specifici approfondimenti operativi che dovranno guidare il processo di attuazione. Per raccogliere queste indicazioni progettuali accanto alle Disposizioni di attuazione del PdR è stato redatto l’Allegato B - Schede operative per l’attuazione delle aree di completamento a piano attuativo.(pag 45 PdR). Su una area di 20.000 mq si intendono realizzare 5.000 mq di SLP con altezza massima 10,5 m (3 piani) ottenendo 7.400 mq di standard di qualità e 1.800 mq di standard di legge che verranno utilizzati come parcheggio identificato in scheda AC2. Riteniamo più opportuno commutare la richiesta di standard di qualità con opera finalizzata a migliorare la viabilità della zona, realizzando la rotonda sulla 342 dir alla confluenza di via Terzaghi. Anche la risoluzione del problema dell’allagamento di via S. Francesco d’Assisi proprio in prossimità del parcheggio da realizzare andrebbe tenuta in considerazione (negli ultimi due anni più di una macchina si è fermata nell’acqua durante i forti temporali).

Osservazione 11
La trasformazione dell’ambito di 9.000 mq oggetto dell’ AC5 (azienda florovivaista posta a Nord di Auchan) evidenzia una carenza di obblighi da prevedersi con l’attuazione da parte della proprietà. Lo standard di legge è in realtà completamente funzionale all’attività commerciale in essere. Verificare se realizzabile una qualche forma di perequazione su altre aree di proprietà del richiedente l’intervento. A fronte di concessione di realizzare di un punto vendita di 266 mq (il 20% di SLP) cosa si prevede come contributo? In assenza di interventi perequativi, proponiamo che il beneficiato concorra alla sistemazione di via Bergamo come già indicato in Osservazione 8 (punto 1.2).

Osservazione 12
Richiesta di cancellare l’ipotesi di trasformazione in residenziale del comparto denominato PCC 15 (area comunale a sud di via Pertini a Brugarolo) per le seguenti ragioni: è attualmente un’area a verde che costituisce un residuo di intervento residenziale che è stato fatto in frazione come da PRG del 2001. Esso ha quindi una natura compensativa rispetto a quanto reso edificabile con il PRT precedente, per il quale la natura può solo avere valenza di beneficio per la collettività. Trasformarla per la seconda volta in residenziale farebbe venir meno la promessa fatta precedentemente ai cittadini. Mantenere uso pubblico, quali orti come già suggerito con ns. precedente comunicazione.

Osservazione 13
L’intervento del PCC18* (via S Francesco d’Assisi) su proprietà generata dal frazionamento Crespi del 1980 prevede su area di 11.500 mq la realizzazione di 600 slp in adiacenza all’edificio esistente. Il tessuto in cui tale intervento è situato, è definito dal PdR come R3 cioè: “tessuto residenziale a media e bassa densità da mantenere”. Tale attribuzione di tessuto è ingiustificata. L’area è storicamente “derivata” dal tessuto R2 di villa storica (Villa Biffo), non può essere “degradata” ad un R3. Questo intervento si presta a costituire un precedente secondo il quale lotti molto estesi in area residenziali inserite nel verde di significativa valenza ambientale (giardini e/o parchi), si possono trasformare in terreni utili a realizzare diverse costruzioni .
La richiesta è di intervento da 600 slp, equivalente a 5 abitazioni da 120 mq, pertanto non si configura certo come ampliamento per ragioni familiari. L’orientamento espresso nel PdR (Tabella 2 pag. 47) come tema di convenzionamento che “l’intervento potrà essere realizzato unicamente in adiacenza all’edificio esistente” è certamente un vincolo/ostacolo alla trasformazione del tessuto nei termini di lottizzazione selvaggia, ma chiediamo comunque l’abolizione di un intervento di tale entità. La cessione ipotizzata di 6 mappali in vista della costituzione del PAU a compensazione di tale intervento ci vede contrari.

Osservazione 14
PCC17*-Cascina Galli: intervento, sopra un R5 di 4200 mq di superficie territoriale, che prevede di realizzare 2.950 di slp di residenziale con 50% di edilizia convenzionata. Proponiamo un intervento di housing sociale in questo comparto per le caratteristiche della zona (vicinanza al centro, vicinanza ai centri sportivi, vicinanza ai servizi della RSA Frisia).

Osservazione 15
Con la lettera H si indicano Filari e Viali alberati; in questa sezione si riporta nella scheda H7 la quinta di pioppi originariamente esistente nella piana di Vizzago a chiusura del Viale delle Piramidi . Oggi tale quinta non è più esistente, anzi lo stato del ronchetto è di completo abbandono. Chiediamo di inserire un intervento di ripristino del filari di alberi (Pioppi) come prioritario nell’orientamento ai temi di convenzionamento della area di completamento AC2 “ (paragrafo 3.1.3). Si tratta di un ripristino che ha valenza di recupero storico, di incremento della qualità ambientale di una zona “biglietto da visita” di Merate. Indichiamo inoltre che la mutata attenzione verso il valore ambientale dei viali alberati meriterebbe un’opera di censimento degli stessi.
Nei documenti prodotti (sia DdP che PdR,) non se ne parla.

Osservazione 16
Con la lettera I si indicano elementi isolati: in essa compaiono per esempio alcune edicole o lavatoi pubblici. Questa schedatura è incompleta. Portiamo come esempio che non sono riportati né gli affreschi sull’edificio rurale di via santa Caterina, né il lavatoio di via Cappelletta integrato nel manufatto industriale della società ICA. Pertanto riteniamo che uno degli obiettivi della revisione del PdR sia quello di completare tale raccolta. Proponiamo che una forma di completamento del rilievo di questi elementi presenti sul territorio possa essere attuata con un progetto che chiami gli alunni delle scuole a fotografarne la presenza e trasmetterne documentazione all’Uff. Tecnico. Anche il coinvolgimento delle assemblee di frazione e non ultimo della Pro Loco potrebbe guidare l’interesse dei cittadini alla scoperta dei beni da valorizzare e tutelare nel proprio Comune. A questo proposito ricordiamo, a titolo d’esempio, che nel 2008 a cura dell’Istituto Comprensivo di Merate, un lavoro di catalogazione delle edicole sacre è stato realizzato dagli alunni della Scuola Primaria G. Spagnolli di Pagnano e della Scuola Secondaria di I° grado A Manzoni di Merate e pubblicato come “Merate - Edicole - Tradizione e Arte”.

Osservazione 17
Allegato 3 - “Schede di indirizzo per il mantenimento delle visuali paesaggistiche rilevanti”. Sono presentate in questo allegato alcune visuali con protezioni di intervento e precisamente:
  1. Vizzago
  2. Cannocchiale Villa Belgioioso
  3. Viale di accesso a Villa Perego
  4. Palazzo Prinetti - lato oratorio
  5. Villa Greppi
Il progetto di potenziare la qualità di alcune visuali è molto interessante, ma viene applicato in ambiti quali il 2-4-5 dove è il privato che deve operare. Più facile impostare qualche tipo di intervento nel caso 3 (proprietà pubblica ) ed 1 (terreno agricolo).
Vi sono a Merate altre zone che meritano approfondimento di come si possa riqualificare la visuale o che si gioverebbero di essere fatte oggetto di protezione da parte del PdR.
Segnaliamo:
  • Vista sulla villa Belgiojoso dalla via XXV Aprile.(foto-vista 1) Attualmente il cannocchiale è irrimediabilmente rovinato dal traliccio Telecom. Pensarne una forma di tutela già da ora può permettere di recuperarlo con lo spostamento della torre quando diventerà obsoleta.
  • Vista verso la città e in particolare verso Palazzo Prinetti con sfondo il Monte Resegone da via Gramsci e da via Turati.(Foto vista 2) Anche questa visuale è purtroppo rovinata dalla presenza dell’elettrodotto a 130.000volts e potrebbe essere recuperata interrando lo stesso, cosa che gioverebbe anche alle case di via degli Alpini e alla caserma dei Vigili del Fuoco dove impedisce l‘atterraggio dell’elisoccorso.
  •  Vista dalla collina del Bagolino,(Foto vista 3) sede del futuro Parco Agricolo Urbano, con il monte Resegone che fa da sfondo alla villa Belgiojoso.


  • Via Aldo Moro, con vista del campanile del Convento dei Frati Minori di Sabbioncello. Qui la sede stradale molto ampia permetterebbe la realizzazione di una pista ciclopedonale, a servizio anche della linea di Piedibus che vi transita in direzione della Scuola Primaria di Via Cappelletta. La realizzazione di un viale alberato esalterebbe la qualità del percorso.
  •  Viale Verdi – la zona include un’area verde pubblica che permette di accedere al Parco di Villa Confalonieri da Sud, un piccolo parcheggio in uso alla panetteria Tamandi, un secondo parcheggio di maggiore estensione sul lato opposto ove si trova anche seconda piccola area verde di proprietà comunale che confina con la sede stradale. L’intero asse viario di Via Verdi, secondo sia il Documento di Piano sia il Piano Triennale delle opere pubbliche (2010-2013), dovrebbe essere oggetto di una riqualificazione. Tutta la zona, insieme alla futura realizzazione della sede del Centro Diurno Disabili poco più avanti, è un ambito che si presta a riprogettazione che tenga in considerazione i suggerimenti che hanno spinto gli estensori a realizzare Allegato 3. La nostra proposta è di creare una migliore continuità tra gli spazi citati, ridisegnando l’area a parcheggio di dimensione maggiore ed ampliando quella a verde utilizzando l’area del parcheggio minore. Segnaliamo tra l’altro, che l’uso di questo piccolo parcheggio è abbastanza disinvolto dal punto di vista della sicurezza della viabilità.
Osservazione 18
Allegato 1 - “Edifici e manufatti di interesse storico esterni ai centri storici”
Le schede nell’allegato sono individuate con lettere A-B-C-E-F-G-H-I-L-M-N
Indichiamo che in alcuni casi la numerazione delle schede appartenenti alla stessa tipologia non è progressiva (manca per esempio la scheda B2). La via Statale in alcune schede viene indicata anche come via del Lago di Como e Spluga: meglio usare un’unica denominazione. In scheda M9 la mappa riporta la dizione Guanazzola che è errata, così come scheda B15. Da correggere nella Relazione Illustrativa PdR:
  1. Nel paragrafo 2.1.2 di pag.10 e 11, dedicato agli immobili soggetti a tutela, compare un elenco fortemente incompleto. Mancano, per es.: Villa Perego di Cicognola, Villa Greppi sulla Statale, la Chiesa di San Gregorio a Turba, la Casa Castiglione, il palazzo Mantegazza a Brugarolo, la Villa Dal Verme. Da aggiungere al Collegio Manzoni la Chiesa di S. Bartolomeo.
  2. pag 11- perché si considera edificio con più di 50 anni quello delle ex scuole elementari di via F.lli Cernuschi degli anni 70? Art 12 non parla di 70 anni, come da comunicazione relatori in commissione?
  3. 2.1.2 28.6 Altri parametri urbanistici ed edilizi. La sigla Df può confondersi con l’identico inteso come Densità Fondiaria
Da correggere nel Piano dei Servizi: Il testo presente nella scheda P2 –Potenziamento dei Servizi esistenti (Ristrutturazione edificio pubblico via Filippo Turati) è sbagliato parlando di sede della RSA Frisia.

C-Piano dei Servizi

Osservazione 19
Il tema della riqualificazione di Viale Verdi si prestava ad essere argomento importante del PGT meratese, nel senso di sviluppare in questo contesto, una serie di ipotesi attuative concrete, di cui non si ha traccia nel testo adottato. Abbiamo indicato al punto 5) dell’ Osservazione 17 , un elemento di riflessione in tal senso. Andrebbe aggiunto, in un testo varato nel 2011, anno in cui si progetterà la soluzione del nuovo Centro Diurno Disabili , una parte dedicata agli obiettivi urbanistici che si intendono ottenere con l’intervento di ristrutturazione della scuola di via Fratelli Cernuschi. Proponiamo di intervenire perchè l’offerta di parcheggi per il servizio della scuola materna e del nido comunale venga ampliata, e razionalizzato il flusso veicolare di accesso ai tre servizi (nido-materna-CDD). Arretrando la recinzione attuale della scuola di via Fratelli Cernuschi, si può ottenere sede stradale per svolta a destra verso Ospedale.

Osservazione 20
Come emerso dalla analisi dei dati demografici presentati nel PdS, l’invecchiamento della popolazione negli ultimi 5 anni è stato significativo. Il suo ritmo di crescita inoltre incrementerà certamente la richiesta di servizi a vantaggio di questa popolazione. Gli ambulatori comunali svolgono un ruolo che nel PdS è stato ignorato, hanno alta utenza, l’importanza della loro “fruibilità” giustamente enfatizzata nelle schede di rilevazione dei servizi esistenti è fondamentale, e sono una sede di richieste inascoltate. Gli utenti di questo servizio hanno deboli voci, ma non deboli diritti. Chiediamo di inserire nel PdS un piano di riqualificazione/nuova dislocazione della rete di ambulatori presenti nella frazioni. La soluzione alternativa di offrire, centralizzato a Merate, un grande polo ambulatoriale , imporrebbe di saper organizzare una efficiente rete di trasporto pubblico dalle frazioni verso Merate. E’ tema che potrebbe anche essere un contenuto della Cittadella della Salute. La trasformazione del comparto denominato Cittadella della salute, sia per l’impegno economico elevato che richiede , sia per la necessità di coinvolgere interlocutori istituzionali di livelli diversi e distanti, sono vincoli che imporranno tempi inevitabilmente troppo lunghi, non adeguati per dare risposta all’esigenza che segnaliamo.

Osservazione 21
La scheda dei servizi dedicata al “Potenziamento dei Servizi Esistenti” denominata P3 è dedicata alla pista di atletica di via Matteotti. La Scheda 2001 è dedicata all’ampliamento del Polo sportivo per 27800 mq (via delle Case Rosse). I due interventi sono in qualche modo da armonizzare. Se la pista di atletica trovasse collocazione nell’area prevista dal “potenziamento del servizio esistente”, si imporrebbe un utilizzo alternativo dell’area oggi occupata. Tale scenario non viene descritto, ma crediamo occorra prospettarlo in quanto eviterebbe un investimento che poi risulterebbe inutile. Questa ipotesi fa risaltare un secondo aspetto trascurato. Esso riguarda il fatto di studiare se la collocazione di Palestra di via Turati , della piscina e della Pista di atletica siano, dopo 30 anni dalla scelta di localizzarle in tale comparto, ancora funzionali. La situazione viabilistica direbbe di no. L’accesso alla palestra di via Turati (nonostante i recenti dossi) è pericoloso per i pedoni. L’accesso alla piscina , con la via condivisa da chi raggiunge il parcheggio del centro commerciale è anch’essa pericolosa. L’offerta che tali strutture offrono in termini di attività che vi si può svolgere non è soddisfacente, tant’è che nel PdS si indica che la pista vada sistemata, e pure generale la condivisione tra i cittadini che l’impianto della piscina sia “datato”, infine la palestra di via Turati ha certamente un valore solo affettivo per Merate , ma come efficienza è anch’essa lontana dalla media. L’intervento su tale aspetto è stato trascurato del PdS.

Merate, 4 Novembre 2011

I consiglieri comunali deò  Gruppo “Insieme per Merate”
Cesare Perego, Battista Albani, Gabriella Mauri,
Achille Panzeri, e Roberto Riva

domenica 6 novembre 2011

Quando manca l'entusiasmo

L'odierna festa del cioccolato ha dimostrato una cosa evidente: manca l'entusiasmo! Nel nuovo direttivo Proloco manca la voglia di fare le cose per bene; manca la volontà di dare alla Città quel qualcosa in più. L'unica cosa che conta è vivacchiare, è tirare a campare, è giungere a fine mandato senza scossoni, assecondando l'amministrazione comunale e facendo finta di organizzare qualcosa. Una festa del cioccolato vissuta come un peso da portare e pur di non rianviarla si è fatto un mercatino di 8 bancarelle più triste del mercatino del golosone di domenica scorsa. Lo spirito di chi partecipa, però, deve essere quello di guardare avanti, di voler lavorare in grande, di stupire. Invece ci si appiatisce sullo stile dell'amministrazione Robbiani: far finta di fare. Certo avrebbe potuto andare anche peggio, ma lo spirito di chi vuole costruire la Città deve essere quello di programmare per far vivere Merate, non quello di fare qualcosa tanto per "sfangarla". 
Ci manca solo che la Lega posizioni qualche altro bel manifesto per autocelebrarsi di questo nuovo successo.

Abracadabra 

Il flop del IV Novembre in salsa celtica idromele

Il IV Novembre in salsa celtica idromele non ha funzionato. A dispetto delle assicurazioni del Borgomastro Andrea Robbiani per la cerimonia dell’alzabandiera e la deposizione della corona di allora davanti al monumento ai Caduti c’erano un centinaio di persone appena, centocinquanta al massimo se si contano i suonatori della banda, le autorità e qualche alpino. Numerose le defezioni anche tra i Consiglieri Comunali.Sarà stata la pioggia, certamente l’orario ma non c’erano nemmeno i soliti aficionados. Sui contenuti del discorso meglio lasciare perdere, più banale che banale non si può… Sarà il caso che qualcUno, anzi qualcUni si scusino con il solerte cittadino che aveva previsto come sarebbe andata a finire: lo hanno insultato, lui sì, criticato, rimproverato, ma aveva ragione.

Infiltrato